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"Quale sicurezza?"
Andrea
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Da quando vivo all'estero (circa da due anni) ero tornato a Modena già diverse volte, ma mai ero potuto rimanervi per più di due o tre giorni.
Poche settimane fa, ho invece avuto la possibilità di prolungare fino a due settimane il soggiorno nella mia città di origine. Quasi senza rendermene conto ho finito per "analizzare" Modena, cercando di capire cosa fosse cambiato, se in meglio od in peggio.
Non partivo senza conoscenze. Da diversi mesi la quotidiana lettura dei giornali, su carta o in rete, mi ragguagliava sull'"emergenza criminalità", descrivendo le città italiane come luoghi improvvisamente diventati pericolosi ed ostili, popolati di orribili figuri pronti a tutto. A dire il vero, tale litania si era già sentita altre volte in passato, ma mai con tale insistenza. Volevo vedere che c'era di vero. Ho camminato nelle varie ore del giorno e della notte nei vari quartieri della mia città, sia quelli "belli" che quelli "malfamati" (Sacca, Crocetta): ebbene, sotto il profilo della sicurezza, la città non mi è sembrata affatto diversa, né da come l'avevo lasciata, né da come appaiono le normali città europee di medie dimensioni.
Ho visto invece altre cose brutte.
Ero in un negozio del centro storico con alcuni amici tedeschi che ho ospitato per qualche giorno. Stavamo per comperare alcuni capi d'abbigliamento (in Germania la qualità non è eccelsa...) quando uno di loro ha notato quel poster della Confesercenti che recita "I DELINQUENTI LI VOGLIAMO COSI'". Ci siamo guardati schifati e abbiamo lasciato il negozio. I miei ospiti conoscono? ???>???A?????`??A?? bene l'italiano: per la prima volta in vita mia mi sono vergognato della mia città, soprattutto quando ho visto che quel manifesto non era un caso isolato, affatto.

Lo stupore e la vergogna sono montati a rabbia, quando nei giorni seguenti (nei quali ho boicottato tutti i negozi che esibivano l'orrido manifesto) ho notato invece un comportamento generalizzato che mi è parso assai peggiorato, o forse di cui avevo perso memoria. Parlo dell'aumentata arroganza di chi a Modena guida mezzi motorizzati, auto o motorini che siano. Non voglio affatto generalizzare, ma l'assoluto disprezzo per i limiti di velocità, il totale disinteresse per le strisce pedonali, la completa mancanza di rispetto nei confronti dei più deboli (anziani, bambini spesso a piedi o in bicicletta) e la brutale appropriazione di aiuole e marciapiedi, mi hanno lasciato esterrefatto.
E qui allora non capisco.
Modena è una delle città con il maggior tasso di incidenti stradali (mortali o con feriti gravi) d'Europa; ripeto, d'Europa. Perché nessuno si preoccupa di questo? Non è forse questa una forma di sicurezza? Non è forse un fattore di qualità della vita poter lasciare andare i bambini a scuola in bicicletta o che un anziano possa attraversare la strada (scusate, ma poche cose trovo particolarmente odiose come il mancato rispetto delle strisce pedonali)?
Eppure, niente. La sicurezza è solo quella contro i "delinquenti", i quali li si vuole così, a "marcire in prigione", mentre chi fa i 90 all'ora in via Amendola...suvvia, è un po' esuberante.
A me par di vedere un po' di sproporzione.
E? ???>???A?????`??A?? una qualche idea sul perché accade tutto questo ce l'ho.
Ma prima vorrei sentire le vostre, di idee.

A risentirci

Andrea

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Che dire, Andrea? Hai detto tutto tu! La situazione a Reggio è pressochè identica, solo un po' mitigata dal fatto che la città è più piccola. Anch'io ho la mia teoria sul perchè le cose vadano in un certo modo: siamo in epoca di liberalizzazione, c'è chi vuole la scuola libera, chi gli orari dei negozi liberi, la libertà di licenziare, la libertà di correre in auto. E dentro all'abitacolo dell'auto pagata profumatamente dopo anni di lavoro ci sentiamo in diritto di fregarcene di coloro che stanno fuori. Noi il nostro giocattolino ce lo siamo conquistato, ora la nostra coscienza è a posto, perchè dobbiamo ringraziare solo noi stessi che ci "siamo fatti da soli". E quelli di fuori, la collettività, gli interessi comuni, che vadano a farsi fottere, che la mia bella macchina non la presto a nessuno! Questa la chiamo civiltà dell'automobile, ma, ovviamente, è una metafora che non si limita alle quattro ruote. Nel momento stesso in cui riteniamo di essere liberi di scegliere come gestire la nostra vita, indipendentemente dalle esigenze altrui, ci incateniamo da soli. E le mani dietro quelle sbarre erano quelle dei commercianti.
Claudio, Reggio Emilia

Io credo che si sia perso il rispetto verso gli altri esseri umani e soprattutto il rispetto delle leggi! Qui in Australia tutto quello che Claudio dice della liberalizzazione c'e` gia` ma l'australiano per questo non e` diventato egoista ed egocentrico! Solo piu` libero. Qui esiste ancora l'interesse per il prossimo, mi spiego meglio; qualsiasi problema tu abbia c'e` sempre qualcuno disposto ad ascoltarti e aiutarti! Noi italiani diremmo che gli australiani sono "naive" ma tutto sommato non e` un male! Mi piace Modena, dopo tutto ci sono nata, ma non sarei piu` capace di viverci dopo aver vissuto a Canberra! Io mi ricordo che quando avevo 12 anni (circa) e abitavo in via Saragozza, andavo nel parco con le mie amiche a giocare, senza nessun problema. Spesso aiutavamo le signore anziane che avevano la borsa della spesa pesante a portarla a casa. Le striscie pedonali erano rispettate e anche i limiti di velocita` lo erano, almeno fino al 1980, anno che io lasciai Modena per l'Australia! Credo sia molto pericoloso ora per noi che abitiamo qui sotto o, per chiunque viva in una nazione che rispetta le regole stradali venire in Italia! Io ne ho le prove! Due anni fa ritornai a Modena e per poco non fui investita ..... sulle striscie pedonali .... per il semplice fatto che qui in Australia le macchine si fermano sempre e io ci avevo fatto l'abitudine! La prossima volta saro` piu` cauta. -.=-.=-.=.- PS. Scusa Andrea ma io non so di che manifesto parli ma presumo sia offensivo! Sono comunque d'accordo con te.
Xena, Canberra

Non sono proprio del tutto in accordo col sig. Andrea nonostante anch'io sia stato un po in giro per il mondo . Anche tralasciando paesi con regime vagamente democratici , negli Emirati Arabi Uniti ho sempre parcheggiato l'auto , sia per andare al ristorante che di notte , aperta con le chiavi dentro e non mi è mai mancato nulla ! , il problema è un'altro. Il problema non è il tasso di delinquenza , che probabilmente non è a Modena o in Italia diverso da altri posti nel mondo , il problema è che i delinguenti in Italia sono assolutamente IMPUNITI , ci sono persono che vengono arrestate , condannate a vari mesi di reclusione ed immediatamente rilasciati , per i più vari cavilli ! . Il problema non è se i delinquenti sono italiani o stranieri del nord o del sud , il problema è che non vengono praticamente mai realmente puniti e si ritrovano quasi subito liberi e riprendono a delinquere ancora con più forza visto che tanto se la cavano con niente !!!!!!! I delinquenti DEVONO pagare la loro colpa e probabilmente anche il sig. Andrea la penserebbe così se avesse avuto i ladri in casa varie volte o se fosse costantemente preso di mira da scippatori o borseggiatori che anche se arrestati ti ritrovi in casa dopo pochi giorni !
Pierluigi Franchini, Modena

Caro Andrea, si è vero si piò girare per Modena senza che ti taglino la gola, ma sei stato fortunato a non essere rapinato, forse non lo sei stato perché non sei una pensionata, o una donna, sai gli scippatori preferiscono chi non offre molta resistenza. Io da parte mia vivo a Maranello da circa 30anni e nel mio quartiere fino ad un paio di anni fa si poteva lasciare la porta di casa aperta, ora non te lo consiglierei visto che hanno già derubato una trentina di appartamenti in un anno, ormai la gente non denuncia neanche più i furti, tanto le forze dell’ordine non fanno altro che dire che hanno le mani legate, che quando li beccano, anche con la refurtiva non possono venire arrestati, sai qui da noi non lo puoi essere nemmeno in fragranza di reato, sai i ladri sono poveri diavoli che si guadagnano la pagnotta, giusto. Ma quei figli di puttana che lavorano onestamente quelli no non si devono tutelare loro sono fottuti capitalisti, affamatori di famiglie, si tutelano da soli. Un consiglio resta in Germania e risparmiaci le tue paternali sulla vita civile .Grazie
Andrea di Maranello, Maranello

andrea di maranello....paternali sulla vita civile o discorsi da cortile di palazzo? ...anche queste sono scelte di vita..
goldmine, modena

Gold Mine bel nome, anche la risposta non è male, a scusa non ti piace il none che ti ha dato mamma o è riduttivo.
Andrea di Maranello,

Andrea di Maranello, ho l'impressione che tu abbia fatto un discorso un tanto al braccio, come dire: se non vanno in galera Andreotti e Berlusconi, perché mai dovrebbe andarci un ladro di polli? Se invece vogliamo vedere in faccia la realtà, prova ad andare a rubare in un appartamento e poi vedrai, se ti beccano, che in galera ci vai, eccome!
Claudio, Reggio Emilia

Credo che i tedeschi, (che ancora non hanno saldato il risarcimento per aver violentato ed assassinato mezza europa, che sono pervasi da xenofobia manifesta, che non fanno niente per celare il loro complesso di superiorità verso gli altri in genere, che finanziano partiti separatisti operanti in altre nazioni con lo scopo di perseguire gli stessi obiettivi che sono stati alla base della prima e seconda guerra mondiale) non abbiano il diritto di criticare nessuno. Detto questo mi riporto per intero all'intervento di Claudio (la vita è strana)che ha puntato il dito nella giusta direzione: quelli che hanno molto non vogliono perderlo, quelli che non hanno nulla, vittime della socità dei consumi, vogliono avere quello che gli manca. Mi spiace che questo argomento sia stato posto, dal solito Andrea, nelle forme sbagliate, con tono presuntuoso del tipo "io so tutto perchè sono figo" ed addirittura con riserva di replica conclusiva, sintomo di marpioneria e saccenza, ovvero con spirito pangermanico.
Picchio Rosso, Firenze

Dunque, provo a replicare, nonostante il disagio che mi procura la violenza nella risposta di Andrea di Maranello (spero che non trati così tutti coloro che esprimono un'opinione diversa dalla sua). In sostanza sia lui che il Sig. Franchini sostengono due cose: che io parlo così perchè non sono stato vittima nè sono una probabile vittima di delinquenze (evidentemente Andrea di Maranello pensa che io sia alto 1.90 e sia cintura nera di karate) e che i delinquenti in Italia siano impuniti. Ebbene, 12 anni fa mi hanno rubato la macchina nuova sotto casa, poco dopo la mia famiglia è stata vittima a Napoli di un vero e proprio assalto all'auto (con loro dentro), pochi mesi fa i ladri sono entrati nella mia casa in campagna. So che queste cose succedevano, succedono, succederanno; punto. Nessuno ha mai affermato che questo sia giusto, credo, come affermano Caludio e Picchio Rosso, che in una società sempre più votata al consumismo tutto ciò sia difficilmente evitabile (leggevo che a Milano le baby-gang rapinano gli zainetti di non so ben che marca che costano 200.000, ma perchè cavolo uno zainetto deve costare 200.000 lire???). Ma di nuovo: che dovrebbero allora dire le 35 famiglie distrutte dalla morte di un figlio-genitore-parente a causa di un incidente d'auto in città? Chiedere l'abolizione delle auto? delle città? E i 2300 feriti (alcuni ridotti sulla sedia a rotelle per tutta la vita)? Anche in questo caso, alcuni soggetti offrono meno difese (io posso provare ad attraversare in fretta tra una macchina e l'altra, ma le persone più anziane, i bambini, gli handicappati?). Davvero, mi pare non ci sia proporzione: la microcriminalità non "produce" 35 morti e 2300 feriti all'anno a Modena....E riguardo all'impunità: in carcere ci stanno ora circa 50.000 persone: un italiano su 1000 è in carcere, esattamente la stessa media dei paesi europei; la maggior parte dei carcerati hanno pene brevi, che guarda caso corrispondono ai reati del tipo in discussione (furti, scippi etc...). Volete che stiano dentro di più, Franchini e Andreadimaranello? Guardate che prima o poi vengono fuori e ricominciano a rubare... il carcere (per quanto duro) non fa smettere di rubare, nè serve a deterrente; prova ne sia che negli USA, dove le leggi contro la criminalità sono molto più severe che in Europa, ma la delinquenza non fa che aumentare. Non sarebbe forse il caso di parlare di un tipo di pena diverso dalla pura e semplice detenzione, che porti ad un'educazione alla legalità, sia dentro che fuori? Questi non sono discorsi teorici, non sono paternali, sono proposte, idee. Non ho mai parlato di capitalisti, nè di affamatori di famiglie...comunque tra "quelli che lavorano onestamente", caro Andrea di Maranello ci mettiamo anche quelli che contribuiscono a un'evasione fiscale pari a 250 mila miliardi l'anno? O li mettiamo anche loro dietro le sbarre?
Andrea Burzacchini, Mainz

Mi sembra che si stia uscendo dal seminato. L'unica cosa che il famigerato manifesto intendeva dire è che chi commette dei reati debba in prima istanza essere messo il più presto possibile nella condizione OGGETTIVA di non poter reiterare il fatto , almeno fino a quando non abbia compreso l'errore commesso ; poi che questo delinquente debba pagare per quello che ha fatto . Si può in seguito discutere per ore di quale sia il mezzo più giusto per l'espiazione della colpa , ma non era questo il messaggio di quel manifesto , tralasciando ogni dietrologia il manifesto voleva denunciare che troppo spesso chi delinque viene arrestato e praticamente rilasciato in giornata , e questo purtroppo succede ! Che poi con un inasprimento della attuale legislazione , per colpa di pochi ( o tanti ! ) che se ne approfittano , verrebbero anche ad essere colpiti anche coloro per i quali pene alternative alla detenzione sarebbero di estremo aiuto , purtroppo di casi simili è piena la storia , passata e presente . Riguardo al consumismo siamo perfettamente d'accordo che è scellerato spendere 200.000 lire per uno zainetto , ma se uno è così citrullo da farlo sono affari suoi. Al mondo al di là di divisioni razziali , etniche od altro esiste una divisione che accomuna tutte le società : la divisioni tra chi ha testa e chi non ce l'ha . Chi l'ha la usi , chi non l'ha cerchi di farsela , e se invece crede di averla ( caso più comune ) continui a comperare zainetti da 200.000 , tanto chi ci rimette è solo lui . Questa è una divisione che spesso si dimentica e che troppo spesso si vorrebbe non esistesse , ma per fortuna esiste altrimenti l'uomo avrebbe fatto ben poca strada , e se si deve pur cercare di protegge gli ingenui dai troppo furbi non si deve però esagerare per non correre il rischio di vedere gli asini insegnare nelle università , cosa già successa …. Distinti saluti
P.Franchini, Modena

Caro Andrea (di Mainz), E' molto interessante il tuo articolo sulla relativita’ del dicorso nei mass-media, i dati statistici degli incidenti stradali e la tua percezione personale chi paragona articoli, dati e realta’. Vi aggiungerei due punti : se e’ vero che tra immagini create virtualmente dalla stampa e quello che si vede per strada c'e' grande differenza, bisogna mettere in evidenza chi approffitta di queste immagini ‘storte’ o meglio quale sia il loro fine : trasmettere il male ad un altro (come esempio un pangermanicotedesco) o esagerare un problema per nasconderne un altro (insoddisfazione? proiezioni psicologiche ? invidia ? …) Chi lo sa ? Perche’ fa sempre comodo ad una societa’ (di lettori, la opinione pubblica) cercare la pecora nera : ieri gli ebrei, oggi i clandestini, domani i senzainternet? Secondo punto : ognuno di noi si crea la realta’ nella propria testa : da quello che legge, crede, vede, sente, etc. Cioe’ nessuno di noi possiede la vera e unica oggetivita’, ma solo opinioni, scelte di informazioni, scelte di prospettive. Per di piu’ e’ interessante osservare come nelle risposte al tuo articolo, certi momenti di ‘aggressivita’ (o ignoranza’ ?) sono da un lato una reazione ad un punto di vista ma dall’altro lato una prova diretta del tuo messaggio : quant’e’ diffusa la mancanza di tolleranza verso un'opinione diversa (figurati verso un altra nazionalita’/razza o un delinquente). Mi stupisce sopratutto la germanofobia di Picchio Rosso (a te personalmente : Quante lingue parli e quanto hai viaggiato nella tua vita ? Quando sei stato l’ultima volta in Germania ? Quanti Tedeschi conosci ? O magari, secondo la tua logica nemmeno un italiano non puo’ criticare nessuno dato che l’impero romano si estendeva su mezza Europa, salvo il paesino di Asterix e Obelix) ? Ad Andrea di Maranello : e’ possibile che la religione Ferrari ti faccia credere che i traditori siano da mandare in Germania, paese di Schumacher e Mercedes ? Tanti saluti e buon proseguimento con un discorso di buon livello!
Marco Morgante, Lussemburgo

E’ interessante constatare come la gente, punzecchiata a dovere, mostri tutta la spocchia e l’alterigia altrimenti nascoste dalla maschera dell’ipocrisia. Non so quante lingue conosca Picchio Rosso, e nemmeno quanti Paesi conosca, al giorno d’oggi, è un discorso da fessi (moderna versione del vecchio “Lei non sa chi sono io”) cercare di sfidare il prossimo sul piano del cosmopolitismo. Oggi la gente viaggia, si informa, si muove. Ma se proprio piace metterla su questo piano, vi dirò, parlo diverse lingue ed ho conosciuto la maggior parte dei Popoli Europei, nonché una bella fetta di Popoli e Nazioni extra Europei. Detto questo dico che Picchio Rosso è stato molto gentile con i Tedeschi, e se i Tedeschi ricalcano sentieri paranazisti i Lussemburghesi ne sono la Gestapo. In effetti le persone tendono a vivere e confondersi con i propri simili, quindi non mi sorprende la difesa d’ufficio dei crucchi e dei loro simulacri. Per quanto riguarda la questione del manifesto sono TOTALMENTE contrario, mi pare che in Italia si stia vivendo un’allucinazione collettiva, fomentata dalla borghesia trasversale e dalla destra. Un paese con 60.000.000 di abitanti non può pensare che ogni tanto non ci sia un morto per rapina. I delitti contro la persona ed il patrimonio sono il frutto di disagio sociale e non si combattono con la galera dura, ma con interventi sul piano sociale e del lavoro. E non è un caso, dove ci sono le pene più severe si riscontra un crescente incremento del crimine. Negli USA sono arrivati ad esecuzioni plurime quotidiane, ma i delitti aumentano sempre più. Più ci si trincera dietro il proprio egoismo, più non si pagano le tasse, più si confondono i bisogni con il desiderio consumistico e più i crimini aumentano, è nell’ordine naturale delle cose. E se poi si castigheranno i disadattati ed i deboli con pene più severe, quelli usciranno di galera ancora più incazzati di prima, e se erano stati arrestati per furto in appartamento passeranno, certamente alle rapine con le armi. In fondo, anche loro, hanno un proprio crescendo.
Socrates, Managua - Nicaragua

Vai Socrates!!!!!
Picchio Rosso, Firenze

Caro Socrates, penso che il tuo discorso sia un formidabile esempio di come la retorica può sopprimere la logica. Accusi di ipocrisia ed alterigia Morgante (e, suppongo, anche Andrea Burzacchini) perchè hanno osato umiliare il "povero" picchio rosso col loro cosmopolitismo di bassa lega. Al che ti sei eretto in tutto il tuo cosmopolitismo dicendo che i tedeschi sono filonazisti e i lussemburghesi la Gestapo. L'accomunare tutto il popolo tedesco sotto i vessilli del terzo reich equivale a far d'ogni erba un fascio, vuol dire che era giusto bombardare i serbi per colpa di milosevich, gasare tutti gli ebrei per colpa dei loro banchieri, sterminare i sandinisti per le colpe di Stalin. Mi chiedo dove sia il trucco. Possibile che l'intelligenza di una persona si fermi così presto nel proprio cortiletto di personali ripicche da non accorgersi della mostruosa contraddizione in cui si è ficcata? Per inciso di quel che hai detto (d'altro) condivido praticamente tutto, ma una "ouverture" così stonata ne inficia grandemente la credibilità, perchè, come si usa dire, "a far dei bei discorsi son buoni tutti ..."
Claudio, Reggio Emilia

Infatti pure Claudio è bravo a fare bei discorsi, il fatto è che la sua materia preferita è la critica. E comunque tu non sai in che condizioni ti sei messo te, con i tuoi discorsi saccenti e ignoranti.
Boooooo???, Boooo?

Non per essere polemico , vorrei solo chiedere quale dovrebbe essere la giusta pena per coloro che hanno gettato in un pozzo , forse ancora vivo , il ragazzo di sedici anni rapito in questi giorni ?
P.F., Modena

fare a loro la stessa cosa....
walter, reggio emilia

O senno senza esagerare, lperchè in Italia hanno tolto la pena di morte???
Felistu, Caserta

Per quel che mi riguarda una società che voglia dirsi civile dovrebbe tendere alla eliminazione del carcere alla massima estensione possibile del trasporto pubblico. In Groenlandia il carcere non esiste: colui che ha compiuto un gesto contro la comunità, viene affidato alle cure della comunità stessa, che in questo modo si assume anche lei le sue responsabilità verso il criminale. Riconosco che è un obbiettivo molto difficile da raggiungere. Ma è importante credere che possa essere possibile, per riuscire a rendere sempre meno necessario il carcere. Ed invece quel manifesto, e l'atteggiamento di tanta parte della nostra comunità, confida nel carcere come panacea contro ogni pericolo criminale. In tutta evidenza non è così. Secondo G,Masconi, docente di sociologia a Padova, il numero di detenuti è oggi senza precedenti, almeno in epoche recenti: 51 mila reclusi a cui aggiungere altri circa 39mila soggetti sottoposti a forme di contenimento (affidati in prova, semiliberi, detenuti a domicilio ecc.) I reati contro il patrimonio costituiscono la quota più alta di tipologia di reati puniti con il carcere, e al tempo stesso anche la quota più alta di reati che rimangono impuniti. D'altra parte la reiterazione del reato di ex detenuti, è un altro dato certo. Il carcere quindi non ha alcun efficacia nel garantire una maggiore sicurezza nella nostra comunità. E' solo una pezza ad un problema che ci coinvolge tutti e che si può risolvere solo con un impegno comune a eliminare le condizioni che determinano la criminalità. Ad esempio mi piacerebbe che i tanti commercianti e non che invocano al carcere e all'applicazione delle leggi, riflettessero sulla quantità di assistenza e di servizi sociali che lo Stato e le Istituzioni locali non possono offrire a causa dell'evasione fiscale.
Francesco Tutino, Modena

Affermo subito che sono perfettamente d'accordo con quanto sostiene Francesco (e altri). Mi tocca anche peró completare l'elegante pensiero di Socrates...Vediamo un po': i Tedeschi sono nazisti e i Lussemburghesi ne sono la Gestapo, i Francesi hanno la puzza sotto al naso, i Belgi sono pedofili, i Greci imbroglioni, i Turchi ladri e assassini, gli Spagnoli sono orgogliosi, i Portoghesi lenti, i Norvegesi freddi, gli Olandesi libertini, gli Yugoslavi rissosi, gli Scozzesi avari, i Messicani maschilisti, gli Ebrei avidi, i Marocchini puzzano, gli Zingari rubano. Che noia,'a Socrates....
Lisistrata, Atene

E' ora di finirla con il buonismo. Poverini i cacerati che hanno fatto i cattivi. Se sono in galera non saranno poi degli stinchi di Santo. E le vittime??? Le famiglie delle vittime??? Gli orfani delle vittime??? Loro non sono degni della Vostra sensibilita e pietà Vergognatevi non dovrebbe essere nemmeno permesso a Voi di scrivere su queste pagine. Siete nullità. Mi piacerebbe che qualcuno entrasse in casa vostra e vi rubasse tutto e magari sparasse a Vostro padre. Vorrei vedere!!!! Si preoccupano dei cacerati ,LORO!! Occhio per occhio,questo e il sistema Vergognatevi ancora Imbecilli!!!
DIO, TERRA

Vai!!!!!!
Felistu, Firenze

Certo le parole di dIO (scusa l'iniziale minuscola, non credo tu sia il vero Dio) non danno molta scelta, se il pensare in modo diverso sfocia negli insulti e nell'assoluta certezza di dire il vero, non rimane che mettrla persa, con gente cosi' e assolutamente impossibile trovare un dialogo. Ritengo che il problema dei delinquenti evocato dal "famoso" cartellone sia irritante perche', secondo me, indica che i delinquenti vanno messi in carcere e basta, ma non sottolinea come la giusta condanna per chi deinque rendera' l'individuo quando esce dal carcere. Possiamo pensarla come vogliamo ma, se non si rieduca chi delinque, egli, probabilmente, commettra' ancora delitti.
ventrix, Modena

La teoria dell'occhio per occhio, viene ancora oggi perseguita in molte parti del mondo. In genere in tutti quei paesi governati da dittature che, non potendo basarsi sul consenso, usano il terrore per soggiogare la popolazione. I risultati sono palesi: ovunque la pena di morte è applicata, la criminalità cresce anzichè diminuire. Sfido chiunque, dati alla mano, a dimostrare il contrario. Ma l'occhio per occhio esiste anche in Italia. Si usano definire, di solito, faide mafiose. Una escalation di morti ammazzati, la cui origine si perde nella notte dei tempi e le cui motivazioni sono del tutto futili. La pena di morte è sinonimo culturale della mafia.
Claudio, Reggio Emilia

Parabens pelo trabalho
Barthallô Tour, Rio de Janeiro - Brasil

Ciao ragazzi, may I say just "calm down" :o) perche' tanto astio nelle vostre risposte? Che ne dite di provare un dialogo invece che scontri tra "clan". Si puo' essere di idee diverse o simili, e affermare opinioni molto drastiche, pero' questo non implica necessariamente "il tono" che leggo in moltissime "risposte". Chi vince, su chi? L'unica cosa che mi lascia perplesso e' il semplicismo e la leggerezza con cui si esprime Picchio Rosso sulla questione Germania e post-olocausto che e' qualcosa di estremamente delicato e complesso. Generalmente, non sempre e non solo, questo tipo di semplicismo arma la gente all'odio. Ho alcuni amici Tedeschi, ho visitato alcune citta' della Germania e vissuto un po' di tempo li. Non credo sia una terra di mostri piu' di quanto lo e' l'Italia. Ma davvero occore che lo scriva? Once again, calm down, please. Un consiglio: iniziate ogni critica e analisi partendo dalla conoscenza del luogo piu' prossimo a dove volete arrivare a criticare: partite da voi stessi, dalle vostre paure, conflitti irrisolti, frustrazioni, sogni, etc....
Luca Di candeloro, Bradford

Purtroppo questo argomento è stato mal posto e mal discusso. Prima di tutto dalla fonte, che lo ha porto con non celato senso di superiorità verso gli altri, con riserva di replica e reintervenendo nel dibattito; che ha proposto lo sdegno tedesco come fonte di critica attendibile quando la storia degli ultimi due secoli, compreso il presente, racconta la loro indole ed i loro fini, non condivisibili. Abbiamo poi avuto gli interventi del solito Claudio in forma palese (4) ed in forma occulta ovvero mascherata (almeno altri 6) il quale non ha mancato di apportare la sua confusione mentale e la sua aggressività maleducata all'interno del contesto. Detto questo: la legge trova ragione della propria esistenza nella "difesa del debole". Debole è la vittima del delitto, ma anche gli innocenti e quindi le persone accusate ingiustamente. Questa voglia di sangue giudiziario non aiuta il miglioramento della vita civile, questo mettere all'indice le persone prima che siano state condannate con sentenza passata in giudicato è folle e atroce al tempo stesso. Ricordatevi, non invocate la forca di piazza per gli altri, domani potrebbe toccare a voi. Inoltre, perchè se uno scippa una persona e la trascina a terra è delinquente mentre chi percorre i centri abitati a 140 all'ora, mettendo a repentaglio la vita di gente, bambini, persone è solo uno scavezzacollo? Per me è più delinquente degli altri, dato che il suo desiderio di criminalità è solo voluttuoso.
Giosuè Naso,

E' davvero straordinario notare come la ricerca della polemica ad ogni costo e dell'insulto gratuito sia così pervicace da nascondere persino l'evidenza. Debbo arguire che null'altro possa essere questa sollevazione sul "pangermanesimo" di Andrea di Mainz, sollevato da Picchio Rosso, incoraggiato da Socrates, poi, quando nessuno dei due poteva più intervenire in modo presentabile, ecco il provvidenziale intervento di Giosuè. Davvero strana questa "comunione d'amorosi sensi", condita di accuse di molteplicità rivolte a Claudio... Per entrare nel concreto, mi pare che Giosuè dovrebbe perlomeno imparare a leggere: Andrea non ha mai detto che in Germania si sta meglio di qui, ha solo detto che, di fronte ai suoi amici tedeschi, s'è vergognato d'un manifesto (italiano, ammettiamolo!) di chiare tendenze "forcaiole" (per usare un termine di moda). Andrea ha anche detto la stessa identica cosa di Giosuè, ovvero che non si può criminalizzare lo scippatore e sorvolare sull'imprudenza dell'automobilista .... esuberante. Per converso, trovo molto corretto ed azzeccato il commento di Luca di Candeloro, che attutisce la mia scarsa propensione verso gli inglesi, atteggiamento del quale un po' mi vergogno.
Burper, Montecchio

Dovresti saper distinguere tra la "presentabilità" e l'opportunità prima di parlare male del prossimo. Dovresti evitare di distorcere le parole del tuo antagonista tanto da poterne ottenere un motivo di critica. Dovresti evitare di contraddire le tue stesse tesi (Davvero strana questa "comunione d'amorosi sensi", condita di accuse di molteplicità rivolte a Claudio... ) visto che tu stesso sei in concordia con altri (te stesso?) Io, invece, sono contrario all'intervento ad ogni costo, al ribadire le proprie parole (insicurezza) e sono certo che questa non è una mailing list, cosa che tu dovresti apprendere al più presto. Oltre a questo mi piace la parte dell'intervento di Giosuè relativo alla giustizia, e se ne avrò il tempo apporterò un mio contributo in tal senso.
Socrates,

Ci ho messo quasi un ora per leggere tutte le repliche all'articolo... Mi piace questo sito, frequentato da persone colte e, soprattutto, poco irascibili...
Dankan, Modena

Penso che questo sia un grande sito !!! Vorrei Linkare anche il mio al vostro è possibile fatemi sapere comunque è stato un piacere. David Maria Marani Scultore http://digilander.iol.it/davidmarani/Art_Marani.htm davidmarani@libero.it
David M. Marani, Ventimiglia e Fidenza

Ciao,mi chiamo Ruggiero, sono di Barletta,
vorrei solo dire che qui in Italia le cose che non funzionano sono veramente tante.
Io sono fidanzato con una ragazza di origini italiane ma nata e vissuta per ventidue anni in Germania, e precisamente ad Amburgo . Ho avutro il piacere di andarci spesso ,e sono arrivato alla conclusione che la nostra bella nazione
e propio una vera schifezza in tutto eper tutto.Siamo in dietro di almeno quarant'anni.
Se potessi ritornare in dietro me ne andrei da questa nazione al volo ,quindi se qualcuno dei dubbi io sono pronto a togliergli ,ANDATEVENE!

Ruggiero Spera, Barletta

04/09/2000
Certo, non viviamo in un paese molto avanzato e sviluppato, ma è meglio. Pensate solo agli americani. Il loro atteggiamento è da imperialisti in confronto agli altri paesi. Ma ci sono luoghi MOLTO più belli degli Stati Uniti. Basta pensare ai Caraibi, paesi creduti del terzo mondo ma che per molti punti di vista sono più avanzati di noi e degli Stati Uniti. Certo, non tutti i paesi si possono permettere di comprarsi degli F15 o degli Stelth, ma non per questo si può dire che sono sotto sviluppati. Anche la delinquenza, al contrario di quello che si dice, c'è, ma solo in certe zone. Oggi giorno i paesi si credono sviluppati solo perchè hanno la possibilità di difendere le proprie ragioni con la loro permalosità e furia, ma ci sono molte maniere per risolvere le questioni, oltre a passare con la macchina e a piantare due fucilate sulla schiena di uno. Una di questa è la logica. E credetemi, nel centro e sud America sanno difendere le loro ragioni, e come! Ma purtroppo in molti di questi paesi, per colpa della saccente ignoranza, pervadono i dittatori.
Ma buono il consiglio di Ruggiero Spera, se potete, ANDATEVENE!!!

Millenium Bag, Microchiplandia

10/09/2000
America imperialista, razzista e assassina.
America=degrado, inciviltà, razzismo e mafia, Antiamerica

13/09/2000
ESATTO
ESATTO, ESATTOLANDIA

24/10/2000
Cara Andrea,
Sei scandalizzato per quel manifesto? Ebbene, negli anni 70 in Isvizzera a Losanna, per essere precisi, c'era un cartellone con scritto su: "proibito ai cani e agli italiani di entrare". E non c'era nessuno per scandalizzarsi su quel fatto!
E poi i tuoi amici tedeschi non hanno lezioni da dare agli italiani...
Dici che hai viaggiato? Ma dove? In Italia anche i delinquenti vivono bene... Ed hanno ragione quei commercianti di mettere in evidenza un problema tutto italiano: i delinquenti a zonzo che fanno le leggi e i poveri cristiani che per vivere devono emigrare... (E i cretini buonisti sempre pronti a difendere l'indifendibile ed a sputare sulla propria patria!)
Evviva l'Italia! E agli italofobi italiani che se ne vadano in un altro paese, in Germania per esempio, dove saranno accolti a calci nel culo...

Un emigrato italiano fiero, estero

13/11/2000
Per certe tipologie di reati il recupero ed il reinserimento nella società sono pura utopia; pertanto, invece di comminare una punizione, riterrei più giusto praticare la morte civile precludendo la possibilità di ripetere il reato mantenendo una carcerazione senza possibilità alcuna di contatti con l'esterno e rinnovando di continuo la vigilanza al fini di impedire ogni possibile conoscenza fra carcerati e carcerieri
cesare, Grosseto

11/05/2001
j
n (213.45.48.120) , n

22/05/2001
QUESTO POSTER TI SEMBRA SCANDALOSO?
Giovanni (192.187.17.132) , Valenza (Spagna)


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