Un regista: Giuliano Montaldo. Un maestro della fotografia: Vittorio Storaro. Un soggetto: le imprese della Gran Contessa d'Italia. Amalgama bene i tre ingredienti e vedrai che ne uscirà un kolossal storico da fare invidia a "Via col vento".

Lassù, vicino al Castello di Canossa, dove le rovine del tempo andato ancora tradiscono i fasti dell'illuminato regno di Matilde , Storaro e Montaldo sono venuti a "toccare con mano" le terre che nella loro immaginazione dovrebbero trasformarsi nel più grande set della storia cinematografica italiana.
Che non si tratti solo del sogno di una bella estate lo dicono i loro curricoli. Storaro è uno dei grandi della cinematografia mondiale: ha diretto la fotografia di "Apocalypse Now", di "Reeds", dell'"Ultimo Imperatore" e di un'altra quarantina di film. In casa custodisce l'Oscar conferitogli dall'Accademia americana delle arti e delle scienze televisive. Montaldo è il regista di "Sacco e Vanzetti", di "Marco Polo", di "Giordano Bruno", pellicola alla quale ha lavorato anche lo stesso Vittorio Storaro.
Presso l'azienda agricola di Riverzana, nel cuore dei territori della Contessa, i due hanno incontrato amministratori locali e dirigenti della "Matilde Spa", la società che opera per la valorizzazione dei luoghi canusini. Hanno raccontato loro l'intenzione di produrre una pellicola dimostrativa, una sorta di provino da utilizzare per lanciare la complessa macchina dei diritti di sfruttamento televisivo e cinematografico. Hanno detto di pensare in grande, di voler realizzare un progetto ed un film necessari al cinema italiano per rilanciarsi nel confronto con le produzioni straniere. Hanno speso parole di grande interesse per la figura di Matilde, fiera combattente e governante illuminata che nell'undicesimo secolo giocò un ruolo decisivo nella lotta delle investiture tra Impero e Papato. Il suo castello di Canossa fu teatro della umiliazione inflitta da papa Gregorio VII ad Enrico IV, il quale se ne vendicò in seguito contro la stessa Matilde.
Come Montaldo e Storaro intendano rappresentare lei e quell'epoca è per ora top secret. Ad una nostra precisa domanda sugli interpreti del kolossal il regista ha risposto con un sorriso, dicendo che nulla ancora è deciso, ma facendo capire di avere già idee chiare.

A Matilde ogni anno il comune di Quattro Castella dedica una rivisitazione storica in costume, che ha visto passare nei panni della Gran Contessa i nomi più celebri delle star televisive e cinematografiche italiane. Ma questa volta in gioco c'è ben più di una sfilata a cavallo per le vie del paese. C'è il ruolo di protagonista del film. Un Film con la "F" maiuscola.


Paolo Bonacini



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