di Ascanio Drei


Il fine di questo scritto e’ di suggerire e di dimostrare in modo inequivocabile che io in particolare sono un povero imbecille e che tutto il genere umano in generale e’ fatto tendenzialmente di gente a me ugualmente cretina.

Il criterio seguito nella dimostrazione della mia stupidita’ e’ semplice e puo’ essere compreso e seguito da chiunque sia disposto ad ammettere di essere anche lui, per buona parte della vita, un povero cretino; infatti oso sostenere che quanto piu’ chiara e’ la visione della propria stupidita’ tanto piu’ limpida e’ la pacificata contemplazione dell’idiozia altrui.

Voglio esemplificare un mio comportamento cretino immaginando che sia cretino in un modo proprio esemplare: l’altro giorno dopo cena invece di accendere la televisione ho stranamente ascoltato per tutto il tempo della musica e la mia testa galoppava e saltellava tra pensieri meravigliosi che andavano per i fatti loro; ho fatto un sacco di cose e quando sono andato a letto ero abbastanza contento. Poi, come di consueto, la sera dopo ho acceso la televisione e mi sono seduto in poltrona, ho guardato di il solito spettacolo di propaganda con i soliti politici da infestazione, e mi dicevo <bisogna proprio che mi paghino perche’ stia a guardare ste schifezze, adesso chiudo e mi riascolto della musica>, ma sono stato li’ su quella poltrona a putrefarmi la schiena. Ho cambiato un po’ sperando in qualche immagine eccitante, ma non e’ successo niente.

Alla fine dopo due o tre ore sono andato a letto avendo patito quella noiosa e inquietante sensazione che la vita che e’ dentro il mio corpo si liquefacesse come un olio e impregnasse il vecchio tessuto della poltrona e quando mi sono alzato per andare a dormire, oltre all’ovvia sensazione di essere svuotato e di avere una balla senza la conseguente felicita’, avevo quella tipica impressione post televisiva che una mia gamba fosse un pezzo di mondo esterno e pesasse dei quintali e che le maniglie delle porte fossero di piombo altrettanto pesante.

Vi prego ora di considerare come, mostrandovi questa mia stanca prostrazione televisiva, io abbia dimostrato un caso di mia palese stupidita’ che riguarda anche molti di voi cari lettori. Non abbastanza coraggioso per scegliere il mio benessere, incapace di fare tre sere alla settimana musica e televisione, atterrito di perdere qualche manifestazione catodica essenziale.

 

 

 

 

Ascanio Drei


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