L’Associazione Pubblica Assistenza di Modena, Croce Blu, in questi anni si è sempre distinta per la capacità di sperimentare nuove forme del sociale e diverse, e spesse volte, senza falsa modestia, vi è riuscita. Questo anche grazie alla città, ai suoi abitanti, alla cultura che qui, maggiormente che altrove, sembra capace di rispondere, quando vuole, alle sfide lanciatele. Inoltre non è una novità che Modena sia, fra le città italiane, spesso all’avanguardia: per quanto alle idee sul sociale, che altrettanto spesso vengono poi esportate in tutta Italia (penso alla Consulta del Volontariato, alla Consulta dei residenti extracee di recente formazione etc..); nell’Istruzione o Educazione, (ancora alla Biblioteca Antonio Delfini, alla Fondazione S. Carlo, alla Scuola Internazionale di Alti Studi, all’Università di «Scienze della Cultura»); e infine nell’ambito della Cultura (dal Teatro Storchi, al Teatro San Geminiano di sperimentazione, al Michelangelo, e quest’anno con orgoglio al Teatro Comunale etc..).

In questo quadro di sperimentazioni, (sviluppatosi grazie alla passione ed al lavoro costante e non sempre facile e visibile delle persone), la Croce Blu sta nel socio-sanitario, a sottolineare ulteriormente la capacità propositiva del tessuto culturale modenese. E` la più grande associazione di Pubblica Assistenza d’Italia, interamente amministrata e portata avanti da volontari; è stata la prima a presentarsi con una propria homepage in internet; è in ultimo una realtà fondamentale all’interno della struttura nazionale Anpas e per quanto alla vita quotidiana di migliaia di modenesi, ha oramai una presenza quasi paesaggistica, tanto siamo abituati alla sua attività.

Al fine di perseguire la stessa filosofia che ha portato la Croce Blu a questi risultati, il Consiglio Direttivo, il 19 dicembre 1996, ha appoggiato all’unanimità un progetto proposto dalla propria presidente, Anna Bulgarelli, che prevede l’affido e la gestione redazionale di un periodico edito dall’Associazione, ad un gruppo di suoi soci e non; con l’incarico di trasformare il proprio bollettino informativo, Volontariato, distribuito quasi esclusivamente al suo interno, in una rivista a più ampio raggio culturale: da distribuirsi gratuitamente nelle librerie di Modena, prèvia loro accettazione, nei luoghi pubblici di cultura e di lavoro, e ovviamente ai soci della stessa Associazione.

La nuova rivista, ENERGIE NUOVE, il cui primo numero si prevede uscirà prima della fine di febbraio 1997, cercherà di proporre un soggetto di discussione ad ogni sua uscita, senza per questo renderla monoliticamente indigesta; avrà una nuova veste e cercherà inoltre di rispondere alle attività culturali di Modena, escludendo a priori di fare della rivista un’ulteriore attività a sè stante. L’obiettivo è quello di creare e curare una comunità di discussione fra gli elementi culturali che di già lavorano nella città, di dialogare con essi, per raggiungere un momento di bilancio per ogni attività, senza che queste si perdano come spesso accade fra le allusioni o appuntamenti delle élite più informate (per questo la rivista sarà verisimilmente presente anche in internet, nella rete civica).

Sarà anche un momento importante per verificare il patrimonio culturale che i redattori mettono a disposizione volontariamente, patrimonio quasi esclusivamente di estrazione universitaria, che vuole in questo senso mettersi in discussione facendo atrito col mondo esterno alle cattedre, alle lezioni, ai saggi, veri o parcheggiati.

Di più proprio non si può dire: toglieremmo la sorpresa. Per ora speriamo di avere sufficientemente ben spiegato il progetto, e di aver loro fatto venir voglia di leggere quando sarà il tempo di leggere, riflettere e rispondere.

La redazione di ENERGIE NUOVE
Maria Pia Bagnato


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