di Maria Pia Bagnato

Non so se vi e’ capitato di notare come alcune parole acquistino, in un determinato periodo, un significato particolare e che, in quel periodo, chiunque voglia attirare su di se’ attenzione debba necessariamente utilizzarle, e possibilmente utilizzarle spesso... quasi come un intercalare!
Mi riferisco ad esempio a SINERGIA, piuttosto che DINAMISMO, o ancora BUSINESS o FEEDBACK (sono ancora più d’effetto se inglesi...) ed altre ancora... queste paroline magiche colorano il discorso, lo rendono interessante, proprio perché’ richiamano all’attenzione dell’ascoltatore un immaginario positivo che apre il dialogo, ed effettivamente se usate con moderazione e in modo adeguato rendono piacevole il discorso. Purtroppo pero’ non e’ sempre cosi’, molto spesso infatti vengono usate a sproposito e in modo ridondante (anche questa parolina in alcuni settori e’ un po’ magica...) Ad ogni buon conto vi sarete certo accorti che attualmente una parola magica usata in vari settori, da vari media, aziende e che ha invaso anche le menti dei creativi nelle più’ grosse agenzie di pubblicità’ e’


NO PROFIT oppure VOLONTARIATO


E qui amici, lasciatemelo dire parafrasando: "casca l’asino"... Ecco qua all’improvviso quella parte di cittadini, a volte anche un po’ fastidiosi, diventa interessante. Questo "Terzo Settore" sembra il pomodoro... si moltiplicano le conferenze, i seminari, le organizzazioni e siccome "fa tendenza", tutto è no profit. Chiunque utilizza queste parole, senza alcuna informazione, e lo si vede anche nelle piccole cose: per esempio nell’utilizzo improprio della parola d’importazione americana no profit, alcuni infatti scrivono non profit... che non si capisce bene da dove derivi o peggio ancora chi vogliano farci entrare in questo famigerato Terzo Settore! Ma potremmo fare altri esempi, però preferisco non annoiarvi.
Credetemi, se non è per il miraggio dei soldi, io non riesco proprio a capacitarmi del perché! Intendo dire: tutte queste persone così ben disposte verso questo mondo del volontariato, prima dov’erano? E ancora, tutta questa solidarietà che sembra esistere come si può’ abbinare alle forti violenze che dominano questo tempo?
Io resto con molte domande e pochissime risposte...Può essere che la grande disoccupazione abbia generato un riversamento della forza lavoro e delle aspettative dei cittadini in questo settore... forse c’è un grande senso di colpa in noi che vuole essere messo a tacere e quindi si sfoga così, ognuno di noi "se la racconta" dicendosi che "...in fondo poi lui è buono!". Oppure la grande solitudine che ha invaso le città, muove l’individuo verso la ricerca di relazioni, di contatti umani, verso emozioni, quelle emozioni messe a tacere dalla frenesia, dalla paura...
Ovviamente l’amore verso l’altro, il desiderio di partecipare al miglioramento della qualità della vita, restano alla base delle motivazioni che hanno fatto nascere queste realtà (non tutte) e restano la spinta, la linfa, di queste associazioni, ma lo sono anche per tutti i volontari ? Per tutti coloro che sono coinvolti in queste azioni?
Mi rendo conto che vi sto lasciando troppi punti di domanda e questo credo che possa infastidirvi, quindi cercherò di limitarmi! Vorrei precisare che credo intensamente nel volontariato e che lo sostengo sinceramente, perché questa forza può essere quella vincente, al di là delle motivazioni che spingono l’individuo, l’esperienza che vive è forte e molto spesso sopraffà la "scarsa motivazione". Quello che mi spaventa invece è l’interesse improvviso e spesso incompetente dei media, delle grandi imprese, delle grandi organizzazioni che irrompono in questo mondo per interesse personale senza gratuità (riferimento alla legge Quadro sul Volontariato 266/91) senza quei valori di solidarietà e di pace. Questo mi spaventa. E mi spaventa ancora la volontà di comprendere nel volontariato tutti, tutti coloro che s’ingegnano in una campagna promozionale per un detersivo, piuttosto che per un dentifricio.... tutti i numeri verdi ... tutte queste prime donne del piccolo schermo lustrate e rifatte che raccolgono soldi per associazioni sempre e solo perché qualche personaggio ha la coscienza da colmare di buone azioni...
Perdonatemi ma non riesco proprio a capire perché certi meccanismi di "malasanità" di inefficienza scolastica o quant’altro, non si riescano a risolvere (in realtà è ben chiaro il motivo) e invece si vogliano raccogliere fondi per un associazione piuttosto che un’altra.... Non ci credo. Io non posso credere che si debba arrivare a questi show televisivi e non si debba invece operare sul territorio. Non credo assolutamente che sia sufficiente che un certo numero di italiani si possa mettere la coscienza tranquilla versando duemila lire per l’associazione di turno, e non si degni di dare il posto a un anziano in autobus piuttosto che soccorrere "l’altro" in qualsiasi difficoltà. Ritengo che questo sia ancora un modo per allontanare il problema.
Sostengo il volontariato ma sul territorio, solo così possiamo sapere se l’attività che sosteniamo economicamente o fattivamente è davvero presente, solo così possiamo capire in mezzo a questo incredibile "fiorire" di associazioni chi è operativo e chi non lo è, perché anche questa è una nostra responsabilità, dobbiamo esserci per sapere le cose , dobbiamo conoscerle, è inutile allontanare il problema per poter continuare a criticare, criticare, criticare.... E’ molto facile donare le mille lire... Proseguiamo in questa perenne delega? Ci penserà qualcun altro? Credo che lo slogan di Greenpeace raccolga bene questo mio pensiero: Think globaly act localy.
Siamo è vero cittadini di questo mondo, ma vogliamo esserlo con il cuore e con il cervello, quindi diamoci da fare, fin d’ora e con attenzione... nessuna energia deve andare persa o peggio ancora male utilizzata.


Chi scrive collabora dal 1982 con l’Associazione Volontari Pubblica Assistenza (Croce Blu) di Modena, in particolare mi occupo della formazione dei volontari. In questi ultimi anni la nostra Associazione ha dato dimostrazione di essere una forte presenza sul territorio assieme alla cittadinanza, ma rimando la vostra curiosità per i dati e per le iniziative ai links già evidenziati, e comunque alla nostra home page.
Vorrei chiedervi ancora un istante di attenzione per sottolineare quanto sia importante la vostra partecipazione, oggi più che mai. I legislatori ci hanno consegnato una legge quadro e altre leggi sulla trasparenza degli atti amministrativi, ci hanno dato la possibilità di partecipare, non possiamo più delegare, la delega assoluta ci ha portato qui... Dobbiamo crescere assieme per migliorare la qualità della vita, del nostro mondo! Il nostro ruolo deve essere quello di far crescere la cultura della solidarietà, dobbiamo credere nell’uomo, non accontentarci di essere "trascinati dalla corrente" e ogni tanto criticare, criticare, criticare...
Ma non vi è nulla di nuovo in quello che ho scritto, e voi lo sapete bene... Sul palcoscenico il Sipario è già stato tirato.... alcuni attori sono già in scena... tu dove sei? Fra gli attori? Fra le comparse, o addirittura ti siedi e stai a guardare?

 

Maria Pia Bagnato

 

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