di Paolo Bonacini

Se lo conosci non ti fa paura. Facile a dirsi: il terremoto è un evento così imprevisto e privo di confini, nella sua potenziale forza distruttiva, da rendere assai difficile, per chi lo ha subito o lo teme, una trattazione razionale. Ancora oggi, a distanza di molte settimane dal movimento tellurico del settimo grado Mercalli di ottobre, tanti cittadini telefonano spaventati alle redazioni di giornali e televisioni chiedendo se arriverà presto la "madre" di tutte le scosse, che raderà irrimediabilmente al suolo le nostre città.
Non sarà così, perché fortunatamente (o sfortunatamente) i terremoti non sono prevedibili né concatenati da sequenza temporali certe. La probabilità che oggi a Reggio, concluse le scosse di assestamento, torni a tremare la terra, è la stessa di sei mesi fa o dell'anno scorso. Il terremoto è comunque pane quotidiano al mondo, con una media di alcune migliaia di fenomeni sismici al giorno dei quali tra i 90 e i 200 terremoti registrabili da strumenti di media sensibilità.
Un po' di storia non fa male:
i più antichi terremoti di cui si ha memoria scritta risalgono al 1100 Avanti Cristo in Cina. Il Colosso di Rodi, una delle meraviglie del mondo, fu distrutto da un sisma nel 228 a.C. Nel Medio Evo si cantava pregando: "a terremotu libera nos Domine". Il sisma più violento degli ultimi due secoli è considerato quello dell'Assam del 1897, fortunatamente con solo 1000 vittime essendo la zona scarsamente popolata. Tra i grandi terremoti del secolo quello di San Francisco del 1906 e quello di Kwanto, in Giappone, nel 1923.
In Italia si ha memoria di un sisma del 1117, che distrusse molte città emiliane lasciando però intatto, chissà per quale benedizione, il Duomo di Modena. Più vicino a noi nel tempo tutti ricordano il terremoto in Friuli nel 1976 e quello in Basilicata nel 1980.
A Reggio Emilia si ricordano terremoti nel 1222, nel 1247, nel 1249 (assai violento), nel 1345, nel 1456 (con le campane che suonano da sole), e via via nei secoli successivi, con una media di una decina di scosse forti ogni cento anni. Nel ventesimo secolo si verifica un sisma fortissimo in Garfagnana nel 1920, con morti e distruzioni anche sul nostro appennino. Nell'ultimo ventennio si ricordano i terremoti del 1971, del 1983 (terremoto di Parma), del 1985, del 1987.
La storia sismica di Reggio e Modena comprende 21 terremoti di intensita' uguale o superiore al VII grado Mercalli (livello raggiunto in ottobre di quest'anno).
Gli eventi sismici di maggiore intensita' si sono verificate nel 1831 e nel 1983.

Ulteriori informazioni su terremoti, loro caratteristiche, loro storia, si trovano naturalmente viaggiando in Internet. Vi consigliamo tre siti italiani particolarmente curati: l'Istituto Nazionale Geofisico , l'Osservatorio Geofisico Sperimentale di Macerata e il Gruppo Sismologico di Genova , quest'ultimo con la carta sismografica (un po' impressionante) del terremoto di ottobre a Reggio nella home page.

All'estero vi consigliamo un sito statunitense contenente i dettagli aggiornati di tutti gli eventi sismici del mondo (sono davvero tanti ogni giorno). Per l'Europa particolarmente fornito di dati è l'inglese www.gsrg. nmh.ac.uk/gsrg.html.

Che la scossa sia con voi!

Paolo Bonacini


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