CARLO CANDI

Intervista di
Francesco Incerti

Carlo Candi è nato a Nonantola il 5 dicembre 1926, ha frequentato l'Istituto d' Arte di Modena, poi l'accademia di Belle Arti di Firenze dal 1945 al 1949 (la firenze di Rosai e del Caffè della Giubbe Rosse); lascia questa città nel '51 per recarsi a Londra dove incontra Moore; dal 1952 al 1962 ha vissuto in Calabria, attualmente risiede a Modena. Dopo alcune mostre collettive del periodo fiorentino (Premio Trentacoste per la scultura) ha tenuto la sua prima personale nel 1966 presso la galleria della Sala della Cultura di Modena; 1967 personale a Mantova; 1967-68 è presente con manifesti alle giornate dell'avanguardia a Fiumalbo (Parole sui muri); 1969 a Modena presso la libreria "Rinascita"; 1970 Reggio Emilia presso la Galleria il "Portico"; 1973 a Reggio Emilia presso libreria "Rinascita"; ha partecipato a due collettive di artisti modenesi a Sarajevo e a Timisoara rispettivamente nel 1967 e nel 1975; 1978 è chiamato dagli Istituti Culturali di Reggio Emilia per una personale di pittura, scultura e grafica; 1996 personale presso la Galleria d'Arte Moderna di Sassuolo.
Come hai scelto di fare l'artista?
Nessuna scelta, ma le circostanze favorevoli assiema ad un gran desiderio creativo. Questo nell'infanzia, nella maturità la fatica.
Quando dipingi provi piacere?
Spesso ansia e travaglio. Il piacere scaturisce ad opera compiuta e dopo qualche mese.
Qual'è il rapporto con la figura femminile?
Nessun rapporto particolare. In arte la figura femminile è parte dell'Uomo come quella maschile.
Qual'è il ruolo futuro della galleria d'arte?
Non so dire verso quali sviluppi l'arte tende. Quante sperimentazioni! Quanti nuovi mezzi di comunicazione! Son io testimone dell'arte del colore e del pennello che muore? Allora dico, come ho già detto : che muoia nel suo letto.
Il tuo pensiero sull'arte concettuale e figurativa?
L'arte è sempre stata concettuale (ci mancherebbe altro) ed è sempre stata figurativa. Anche l'astrazione propone figure, astratte appunto.
Riconosci una priorità nell'uomo?
Dante "..nati non fummo per viver come bruti .." Ti identifichi con qualche movimento contemporaneo? Con tutti e con nessuno. Presuntuosamente nella storia dell'arte.
L'arte è trasgressione ?
Il creare è sempre trasgressione. E' l'utopia della mente, in contrapposizione all'esistente.
La critica cosa è servita o cosa servirà?
La critica è funzionale alla analisi dell'opera, alla rilevazione dei valori o dei disvalori. Ma non deve mai stabilire delle teorie, fenomeno corruttivo di questi tempi. La critica viene e deve venire sempre dopo l'opera.
A che qrandi figure fai riferimento (musica, letteratura, pittura, scultura) ?
Giotto, Masaccio, Piero della Francesco, Michelangelo.... devo continuare? Mozart Beethoven, Bach,...continuo? Iacopone da Todi, Dante, Petrarca, Leopardi...ancora?
Ti senti più pittore o scultore?
La ricerca plastica e colorostica, forma e colore, sono un tutt'uno. Varia soltanto la manipolazione e l'uso delle materie diverse.

Intervista a cura di Francesco Frigieri

® Fabbrica Italiana d'Arte 1995.2005
CLICK E TORNI A GIRAMONDO

Se vuoi saperne di più scrivi a Fabbrica Italiana d'Arte

1995 © PIANETA s.r.l.