Conoscete la storia di quel tipo strabico che viveva in un fuso sbagliato? Un tipo che aveva una concezione un po' sfasata dei tempi e modi di stare al mondo. Per lui ad esempio il 21 giugno, solstizio, non era il primo giorno d'estate bensi' di autunno. "Non e' qui infatti che le giornate - diceva - ricominciano ad accorciarsi?" Lo stesso gli accadeva per il Capodanno: non riconosceva il 31 dicembre, ma piuttosto il giorno del ritorno all'ora solare, tra settembre e ottobre. Qui avvertiva piu' netta e triste la sensazione di un altro anno passato.
Questa sua sfasatura condizionava il suo esistere normale. A causa del suo strabismo finiva sempre per imboccare il viottolo che portava al recinto degli esclusi, dentro al quale ovviamente lui non piaceva stare.
"Forse - penso' - se cambiassi il mio mondo reale con quello virtuale potrei trovare il mio fuso e soprattutto un bel paio di occhiali correttivi che mi facciano vedere le cose coś come tutti gli altri le vedono: chiare, semplici e nitide".
Ed e' quello che fece.
Di lui mi e' rimasto il suo indirizzo di posta elettronica, che sarebbe poi quello del ristorante che ha aperto agli antipodi da qua - non chiedetemi dove -, frequentato da una comunità di strabici e sfasati come lui che vengono a trovarlo anche dalle isole limitrofe.
Chissa' se gli occhiali correttivi li sta ancora cercando.