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Il "Mandala", in sanscrito letteralmente "cerchio" e "centro", consiste in una serie di forme concentriche rappresentanti l’universo e l’uomo dentro ad esso, un principio globale, un processo evolutivo, una tecnica rituale e terapeutica. E’ una composizione visiva considerata primigenia per il nostro occhio, poiché l’occhio stesso è un Mandala.
I Mandala corrispondono all'idea di Ouspensky sulle opere d'arte "obiettive". Un tal genere d'arte esprime la conoscenza delle leggi dell'armonia , non ha attinenza con il personale ma con il transpersonale.

Ogni parte del Mandala è connessa per fornire sostegno alle altre parti: in natura ciò si rileva con facilità per esempio nel fiocco di neve, ogni Mandala è un ‘tutto’ spazio-temporale in cui si è chiamati a concentrarsi, realizzare le proprie coordinate polari e raggiungere il suo centro onde dischiuderne le energie contenute all’interno.
Finito e infinito sono due concetti che il Mandala si propone di farci superare indicandoci il centro dal quale fluisce la forma-creante energia. Possiamo dire quindi che il Mandala è un sentiero per l’uomo verso il proprio centro, verso la sorgente eterna, un simbolo essenziale di integrazione, armonia e trasformazione.
Ralph Metzner e Timothy Leary ebbero a dire: "E’ uno strumento per trascendere il mondo dei fenomeni percepiti visualmente, dapprima concentrandoli e in seguito volgendoli all’interno". Se la scienza infatti è stata capace di spiegarci i processi fisici della vista così non è stato per quelli della visione interiore, per il Terzo Occhio, quello della Saggezza e della Conoscenza che nomina anche Gesù Cristo.

Mandala, il principe del centro.
Centrare, guarire, crescere concentrando la propria energia.