L'oselin de la comare

La chitarrina

Strapazzata

Ho comprato

Bimbe belle

La confessione

I Misteri

Laggiù nell'Arizona

Natascia

Fanfulla da Lodi

GRANI DI SAGGEZZA

OSCAR DELLO SCHIFO

L'OSELIN DE LA COMARE

L'oselin de la comare, l'oseiin volea volare;
ritornello
Ma più in giù volea volare l'oselin de la comare.
Si posò sopra la testa: l'oselin volea far festa.
ritornello
Si posò sopra le tette: I'oselin battea le alette.
ritornello
Si posò sopra la panza, I'oselin senza creanza.
ritornello
Si posò sopra i ginocchi, l'oselin batteva gli occhi.
ritornello
Si posò sopra la fica l'oselin facea fatica:
ritornello
E su e giù prese a volare l'oselin de la comare.

La chitarrina

Conosco una ragazza
di nome Guglielmina;
gira per monti e valli
sona la chitarrina.
Un giorno torna a casa
con aria sconsolata
gridando: «Babbo e mamma,
me l'hanno fracassata!».
«Non piangere, piccina
ti porto dal dottore;
vedrai che torna sana
in meno di due ore!
Ci metterà due punti,
la proverà a incollare:
così, meglio di prima
tu la potrai sonare!»
Il medico la guarda,
borbotta, poi le dice:
«Il caso si prospetta
d'aspetto non felice:
S'è rotto il filo armonico,
è guasto il ponticello,
te l'han ridotta proprio
a forma di cappello!
Ci metterò due punti,
due punti alla romana;
sarà però difficile
che ti ritorni sana.»
«Se mi ritorna sana
non la darò più via,
né a prenci né a baroni
la chitarrina mia!»

Strapazzata

Io le toccai i capelli.
Lei mi disse: «Non son quelli:
vai più giù, son ricci e belli!
Amor, se mi vuoi bene, più giù tu devi andar!».
Io le toccai il viso,
e allora lei, con un sorriso:
«Vai più giù c'è il Paradiso!
Amor, se mi vuoi bene, più giù tu devi andar!»
Io le toccai il petto
e così lei, con gran dispetto:
«Vai più giù c'è un bel boschetto!
Amor, se mi vuoi bene, più giù tu devi andar!».
Io le toccai la panza,
e lei disse, con creanza:
«Accorcia la distanza!
Amor, se mi vuoi bene, più giù tu devi andar!».
Io le toccai il tallone,
lei gridò: «Sei un coglione:
guarda un pò la posizione !
Amor, se mi vuoi bene, più su tu devi andar!».
Io le toccai il ginocchio.
e lei disse: «Sei un finocchio?
Caro mio, ti manca l'occhio!
Amor, se mi vuoi bene, più su tu devi andar!».
Io le toccai il culo,
lei mi disse: «Tienlo duro!
vai più in là, che vai sicuro...
Amor, se mi vuoi bene, più in là tu devi andar!».
Infine feci centro,
e così lei, dopo un momento,
mi gridò: «Che godimento!
Amor, se mi vuoi bene,
su e giù tu devi andar!».

Ho comprato

Ho comprato una sciarpa di lana,
l'ho comprata soltanto per te;
ho saputo che fai la puttana:
la sciarpa di lana la tengo per me.
Ho comprato una radio Marelli,
l'ho comprata soltanto per te;
ho saputo che lecchi gli uccelli:
la radio Marelli la tengo per me.
Ho comprato una radio Phonola,
l'ho comprata soltanto per te;
ho saputo che fai la spagnola:
la radio Phonola la tengo per me.
Ho comprato un bel vaso di vetro,
l'ho comprato soltanto per te;
ho saputo che vendi il didietro:
il vaso di vetro lo tengo per me.
Ho comprato un bel fiasco di vino,
l'ho comprato soltanto per te;
ho saputo che vai al casino:
il fiasco di vino lo tengo per me.
Ho comprato un bel paio di guanti,
li ho comprati soltanto per te;
ho saputo che hai molti amanti:
il paio di guanti lo tengo per me.
Ho comprato una moto Gilera,
l'ho comprata soltanto per te;
ho saputo che chiavi ogni sera:
la moto Gilera la tengo per me.
Ho comprato due belle calosce,
l'ho comprate soltanto per te;
ho saputo che fai gli infracosce:
le belle calosce le tengo per me.
Ho comprato un' Isotta Fraschini,
l'ho comprata soltanto per te;
ho saputo che fai gran pompini:
l' Isotta Fraschini la tengo per me.
Ho comprato una vacca ed un mulo,
li ho comprati soltanto per te;
ma da quando lo prendi nel culo
la vacca ed il mulo li tengo per me.
Ho comprato una mazza da polo,
l'ho comprata soltanto per te;
ma da quando mi hai dato lo scolo
la mazza da polo la tengo per me.
Ho comprato due lunghi bastoni,
li ho comprati soltanto per te;
ma da quando mi hai rotto i coglioni
i lunghi bastoni li tengo per me.

Bimbe belle

Bimbe belle, facciamo all'amore
che è la cosa più bella del mondo
questo è il tempo d'amare giocondo,
quando passa non torna mai più !
Cosa importa se voi non volete?
Siete vecchi, barbogi e tiranni!
Ma i goliardi hanno sempre vent'anni,
anche quando ne hanno di più !
Fate largo, che passano i giovani,
i seguaci di Bacco e di Venere,
con feluche color d'ogni genere,
e la fava rivolta all'insù !
Bimbe belle, facciamo all'amore
che è la cosa più bella del mondo:
chi non chiava nel tempo giocondo
quand'è vecchio lo prende nel cul!

La confessione

«Co' 'sta pioggia e co' 'sto vento,
chi è che bussa al mio convento?»
«C'è una povera vecchierella
che si vuole confessar!»
«Co' 'sti lampi e co' 'sti tuoni,
non mi rompano i coglioni.
Mandala via, mandala via,
dannazione dell'anima mia!»
«Co' 'sta pioggia e co' 'sto vento
chi è che bussa al mio convento?»
«E una povera verginella
che si vuole confessar!»
«Falla passare, falla passare,
che la voglio confessare.»
«Cominciamo coi peccati
che si fan coi fidanzati.
T'hanno mai toccato il petto?»
«Padre sì, ma con rispetto!»
«T'han toccato mai la panza?»
«Padre sì, ma con creanza!»
«T'han toccato mai la fica?»
«Padre sì, ma con fatica!»
«T'hanno mai toccato il culo?»
«Padre, sì, col cazzo duro.»
«Or, se vuoi l'assoluzione
prendi in mano 'sto cordone!»
«Non son scema, non son orba:
questo è cazzo e non è corda!»
«Orsù dunque s'inginocchi
ed a me rivolga gli occhi.
Su, racconti ogni suo errore
alle orecchie del priore!»
«Lo farò, priore mio,
pel perdono del buon Dio!»
«Le baciaron la bocca bella?»
«Oh, sì, padre, con la cappella!»
«Le toccaron mai le tette?»
«Oh, sì, padre, me le hanno strette!»
«Diede via la fica nera?»
«Oh, sì, padre, quasi ogni sera!»
«E che dir del foro anale?»
«C'entra un cazzo con le bale!»
«Vi prendeste ogni licenza,
far dovete penitenza!»
«Son pentita, sor priore,
non farò mai.più l'arnore!»
«Per aver l'assoluzione,
ben tirate 'sto cordone!»
«Sor priore, non son orba,
questo è cazzo, non è corda!»

I Misteri

E misurando il vostro col nostro
se troveremo il nostro più lungo del vostro
taglieremo un pezzo dal nostro
e lo aggiungeremo al vostro
in modo che il nostro sia uguale al vostro
cosicché il vostro ed il nostro siano uguali.
Amen.
Nel primo mistero lussurioso
si contempla san Cirillo
che col cazzo a spillo
inculava i microbi.....
(Coro: Ora pronobis!)
Nel secondo mistero godurioso
si contempla sant'Ilario
che col cazzo sul binario
deragliava i rapidi... [Coro:]
Nel terzo mistero peccaminoso
si contempla santa Cecilia
che con la filca a conchiglia
catturava i bigoli... [Coro:]
Nel quarto mistero voluttuoso
si contempla sant'Ambrogio
che col cazzo ad orologio
soppesava gli attimi... [Coro:]
Nel quinto mistero misterioso
si contempla santa Monica
che con la fica a fisarmonica
assordava gli Angeli... [Coro:]
Nel sesto mistero lussurioso
si contempla sant'Ermete
che col cazzo fatto ad ariete
demoliva gli alberi! [Coro:]
Nel settimo mistero godurioso
si contempla san Procopio
che col cazzo a periscopio
inculava i naufraghi... [Coro:]
Nell'ottavo mistero peccaminoso
Si contempla santa Cunegonda
che con la fica fatta a fionda
abbatteva i passeri... [Coro:]
Nel nono mistero voluttuoso
si contempla sant'Esaù,
che col cazzo rosso e blu
correggeva i compiti... [Coro:]
Nel decimo e ultimo mistero misterioso
si contempla sant'Agnese
che con le pezze del marchese
lucidava i mobili... [Coro:]
... sant'Arturo
che col cazzo nel futuro
inculava i posteri... [Coro:]
... san Polluce
che col cazzo fatto a duce
inculava i popoli... [Coro:]
... san Gedeone
che col cazzo a galeone
inculava i naufraghi... [Coro:]
... san Teodoro
che col cazzo tutto d'oro
svalutava il dollaro... [Coro:]
... san Brunone
che col cazzo bianco e marrone
lo vendeva per castagna... [Coro:]
... sant'lgnazio
che col cazzo nello spazio
rimorchiava i missili... [Coro:]
... santa Evarista
che con la fica fatta a pista
allenava Bartali... [Coro:]
... san Vittore
che col cazzo a bimotore
bombardava il Vaticano... [Coro:]
... santa Bruna
che con la fica a mezzaluna
aiu~ava Saddam... [Coro:]
... san Leone
che col cazzo ad equazione
ricercava i limiti... [Coro:]
... san Gallo
che col cazzo tutto giallo
faceva la spia ai cinesi... [Coro:]
... san Marcello
che col cazzo a ramoscello
dava la pace al Vietnam... [Coro:]
... san Giovanni Bosco
che col culo fatto a chiosco
vendeva giornali... [Coro:]
... sant'Eros
che col cazzo a Warner Bros
sborrava in tecnicolor... [Coro:]
... san Severo
che col cazzo tutto nero
inneggiava al duce... [Coro:]
... santa Scolastica
che con la fica a svastica
spaventava gli ebrei... [Coro:]
... san Bonaventura
che mangiava legna
e cagava segatura... [Coro:]
... santa Teresa
che con la fica fatta a fresa
segava i coglioni... [Coro:]
... santa Minerva
che mangiava i pomodori
e cagava la conserva... [Coro:]
... san Gioberti
che mangiava ombrelli chiusi
e li cagava aperti... [Coro:]
... san Tergesto
che col culo fatto a cesto
allenava il Cantù... [Coro:]
... sant'Asdrubale
che col cazzo fra le nuvole
inculava i paracadutisti... [Coro:]
... san Pietro
che col cazzo nel didietro
inculava i gamberi... [Coro:]
... san ~lttore
che col cazzo a trimotore
rimpatriava i reduci... [Coro:]
... san Clemente
che col cazzo a salvagente
salvava i naufraghi... [Coro:]
... santa Cunegonda
che con la fica fatta a sponda
giocava a boccette... [Coro:]
... san Giobatto
che col cazzo piatto
inculava le sogliole... [Coro:]
... santa Elisabetta
che con la fica a bacchetta
puniva i cazzi ribelli... [Coro:]
... san Massimino
che col cazzo fatto a grissino
inculava i frati grossi... [Coro:]
... san Casimiro
che col cazzo a ferro da stiro
faceva la piega ai coglioni... [Coro:]
... san Giacinto
che col culo a labirinto
ingannava i busoni... [Coro:]
... san Clemente
che col cazzo evanescente
inculava l'anime... [Coro:]
... san Galeazzo
che col cazzo fatto a cazzo
passava inosservato... [Coro:]

Laggiù nell'Arizona

Laggiù nell'Arizona,
terra di sogni e di chimere,
se una chitarra suona,
cantano mille capinere...
Il pistolero stanco
sente la merda in cul
c'è chi la tiene dentro
c'è chi la manda giù.
A mezzanotte va
lo stronzo dal sedere,
e nell'oscurità
nel cesso va a cadere.
E merda di passion,
che il cul non sa tenere,
è questa la canzon
del buco del sedere.
A mezzanotte va
Rosina col pompiere,
e nell'oscurità
si chiavano a dovere.
A mezzanotte va
quello che ha preso l'olio,
con le mutande in man,
su e giù pel corridoio.

Natascia

«O Natascia, hai fatto tu la piscia?
«Sl, Dimitri, ne ho fatto venti litri!»
«Eri tu la pisciona della steppa,
che oscurava il sol dell'avvenir!»
«O Ninotchka, I'hai fatta tu la catchka?
«Si, Vassili, ne ho fatto venti chili!»
«Eri tu la cacona della steppa,
che oscurava il sol dell'avvenir!»

Fanfulla da Lodi

Federico Fanfulla da Lodi,
cavaliero di gran rinomanza,
fu condotto una sera in istanza
da una donna di facili amor.
Ritornello:
Bel condottier, bel condottier,
cessa di far la guerra, la guerra, la guerra;
bel condottier, bel condottier,
cessa di far la guerra e vieni a goder.
Era nuova ai cimenti d'amore
di Fanfulla la casta alabarda,
ma alla vista di tanta bernarda
sgusciò il brando e si mise a pugnar.
Ritornello
E cavalca, cavalca, cavalca,
alla fine Fanfulla si accascia,
lo risveglia la trista bagascia:
- Cento scudi mi devi mollar! -
Ritornello
Vaffancul, vaffancul, vaffanculo
le risponde Fanfulla, incazzato,
venti scudi ti ho già già donato,
gli altri ottanta li prendi nel cul...
Ritornello
Passa un giorno, due giorni, tre giorni,
gran prurito si sente all'uccello,
cos'è mai questo male novello
che la madre natura mi dié?
Ritornello
Fu chiamato un dottore di grido;
quello venne e poi disse: Fanfulla,
qui bisogna tagliare una palla,
se lo scolo tu vuoi evitar.
Ritornello
In materia di scoli e di cazzi
non c'è proprio mai nulla che tenga;
vige solo la legge del menga:
chì l'ha preso, lo tenga nel cul.
Ritornello
La morale di questa vicenda
si riassume alla legge del menga:
chi lo prende nel cul, se lo tenga,
se lo tenga per l'eternità.
Di rimando alla legge del menga
contrapposta è la legge del Volga:
- Chi l'ha preso, dal cul se lo tolga,
e lo metta nel cul del vicin! -

GRANI DI SAGGEZZA

buoni a tutti gli usi

Chi col dito il cul si nelta
tosto in bocca se lo metta
e così resta pulito
arta, culo, bocca e dito

OSCAR DELLO SCHIFO

Com'è buono, com'è bello
il catarro del cammello
lungo, verde, appiccicoso
ed un po'... filamentoso!