DIARIO DI GUERRA

Lunedì 7 giugno 1999
Cucù

Ciao!
Si', questa e' una cosa malata - la tregua proposta tra la Nato e i generali serbi e' fallita questa mattina, dopo che i generali serbi hanno rifiutato il piano Nato, proposto in forma di ultimatum... Durante i giorni e le ore in cui la pace e' postposta molti soldati e molti civili moriranno, e i rifugiati siederanno nelle loro tende, abbandonati lontano da casa. Oggi stiamo ricevendo informazioni contraddittorie: si', il piano sta per essere accettato! No, non lo sara'! Quell'ufficiale serbo ha detto che... Quel generale Nato ha detto qualcos'altro. E cosi' via... Nel frattempo la Nato ha dichiarato questa mattina che avrebbe continuato la sua campagna di bombardamento, intensificandola, e per il pomeriggio molte persone sono state uccise, e molte altre sono state ferite, poi c'e' stata una sorta di pausa nel bombardamento.
L'intera stupida guerra potrebbe andare avanti all'infinito, e anche se dovesse finire domani, non sara' la fine dei problemi per le persone che vivono in questo paese... Proprio mentre stavo scrivendo questo messaggio, attorno a mezzanotte, la Nato ha di nuovo attaccato Pancevo, e diverse bombe pesanti hanno colpito la raffineria di petrolio... Il rumore delle esplosioni si e' sovrapposto al rumore dei vetri infranti. Abbiamo parlato con una donna dell'appartamento sotto al nostro che ci ha detto che la lampada del suo atrio e' andata in pezzi. Il crepitio si e' sentito in tutto il quartiere.
Ci sono stati altri attacchi, e forti esplosioni, e siamo stati anche in grado di vedere missili cadere sulle zone suburbane di Belgrado... almeno due di essi, che avanzavano lenti e minacciosi a bassa quota, sono stati colpiti dalle postazioni della difesa antiaerea di Belgrado. E' stata come una battaglia nei cieli... Stranamente i raid sono stati seguiti da un vento di tempesta, come se fosse stato risvegliato dal caos che c'e' stato nel cielo. Io e Gordana siamo andati sul tetto del nostro palazzo dove c'era un nostro vicino che e' un cameraman della Tv e assieme alla telecamera era equipaggiato con una radio a bassa frequenza, cosi' siamo stati in grado di sentire le informazioni sulla direzione e gli spostamenti degli aerei Nato, sui missili abbattuti dall'antiaerea, sui bersagli colpiti dalla Nato... nell'esatto momento in cui avvenivano, su tutta la Serbia. Da un momento all'altro questi rapporti venivano interrotti dalla voce di un tipo dalla vicina Croazia, che inseriva i suoi commenti tipo: "Siete cosi' stupidi... Dovete essere serbi, eh? Cucu'! La Nato sta arrivando per scalparvi con i Tomahawk!". Tutti chiamano questo tipo "Cucu'". Irrompe nelle trasmissioni radio amatoriali con i suoi commenti sarcastici. E' diventato una sorta di mascotte della guerra.
Nel frattempo la raffineria brucia e ci sono state quattro o cinque grosse lingue di fuoco e una nube di fumo nero si e' levata sulla citta'. Pezzi di fuliggine cadono ovunque e abbiamo iniziato a chiederci che fine hanno fatto le nostre speranze di pace.
Saluti
Sasa

TORNA ALL'INDICE DEL DIARIO