Il Mauriziano


Con il Rinascimento iniziano le ricostruzioni artificiali di boschi nei parchi dei "Signori". Anche a Reggio nasce l'esigenza di avere spazi verdi privati: nei palazzi dei nobili fanno la loro comparsa i primi esemplari arborei di notevoli dimensioni a contorno degli orti e giardini.

E' di questo periodo il Mauriziano, abitazione estiva di Lodovico Ariosto, tipica residenza di campagna dove ci sono "orti pieni di melaranci, cedri, fiori ed erbette odorifere... frutti, pergole e boschetti attorno a casa...".

"Il mio Maurizian sempre vagheggio......" scrive il poeta che indubbiamente preferisce riposarsi a casa sua piuttosto che rispondere alle incombenze ferraresi e ubbidire agli incarichi sempre più numerosi che gli conferiscono gli Estensi. Meno sontuosa è al contrario la cameretta dell'Ariosto; la fonte è un inventario dei beni di Orazio Malaguzzi del 1583: "Una lettiera di pioppa con le colonnelle di noce pulite....... Un pagliarizzo da letto, un tamarazzo de lana buona col suo piumazzo. Un deschellino di noce con lo suo cassettino, una lettiera da campo de pioppa " Il legno di noce indubbiamente era apprezzato anche a quei tempi, così come pure il pioppo che veniva spesso utilizzato.


Nell’immagine la casa dell’Ariosto, il Mauriziano, in un’incisione ottocentesca.




Ugo Pellini



La storia di Reggio attraverso gli alberi


© 1996 Giramondo
PIANETA s.r.l.