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" Vivere in rete: ultima on line"
Raffaele Marmiroli
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Negli anni passati si è fatto un gran parlare di società virtuali, mondi artificiali e vite vissute in rete; tutto questo grazie a Internet. Ma poi ecco che quando ciò si realizza, passa quasi inosservato, solo perché i primi a realizzare questo sogno-incubo sono stati, ancora una volta, i videogiocatori.
Mentre la maggior parte degli utenti Internet vagava alla ricerca di siti che solleticassero la loro curiosità, centinaia di videogiocatori hanno dato vita alla prima società telematica della storia giocando ad Ultima Online (videogioco della Origin n.d.r.).
Non si tratta di una società virtuale, come ce ne sono tante (chat, MUDs, ecc.), ma di una società reale che si evolve in un mondo artificiale, costruito dai programmatori della Origin apposta per loro.
Un mondo simile a quello medievale (si usano torce, cavalli, archi e spade); dove l’ecosistema si evolve in base ad algoritmi studiati per essere vicini a quelli della realtà, dove le risorse naturali sono finite ed il sistema economico è chiuso e governato da leggi reali; dove le persone si incontrano, si vedono, parlano, dormono, mangiamo e lavorano. Tra i ‘giocatori’ vi sono persone di tutte le estrazioni e di tutte le nazioni che naturalmente anche in questo mondo artificiale si comportano secondo la loro indole, creando un tessuto sociale estremamente complesso e variegato.
Accanto a chi ha deciso di guadagnarsi da vivere lavorando, vi sono coloro che hanno scelto la strada criminale, chi perché affascinato dalla letteratura fantasy, chi per vera inclinazione, uccidendo altri giocatori per puro divertimento, troncando le vite di altri personaggi come si trattasse dei manichini armati di Doom.
Ed è qui che nascono le provocazioni, dove sorgono gli interrogativi. In questo gioco la partita si può considerare un’altra vita? In fondo il personaggio si confonde con il giocatore che ne guida le gesta, e che diventa il personaggio stesso in un altro mondo. Anzi, sollevato da responsabilità e conseguenze ‘reali’, l’individuo realizzerà un personaggio-alter ego, più ‘real’ del reale? Oppure ne approfitterà per celare la sua identità sotto mentite spoglie, cercando di essere ciò che non è?
Ed in quest’ottica, può essere considerato ‘realmente’ criminoso l’atto di uccidere, all’interno del gioco che gioco più non è? Molti giocatori, che si sono visti ammazzare gratuitamente il proprio personaggio, pensano di sì ed hanno fatto richiesta alla Origin di programmare misure anti pk (Player Killers).
O bisogna accettare anche questi faceti assassini all’interno della società giocata, come parte integrante della stessa, a ricordare agli altri che si tratta solo di un gioco? E tale società, nella quale alla prova dei fatti si sono sviluppati spontaneamente meccanismi analoghi a quella in cui tutti noi viviamo, può assumere pari dignità di quella reale? A questo proposito si sono intavolate in rete molte discussioni, nelle quali si tocca il senso stesso del vivere sociale e ci si interroga se veramente siamo pronti a vivere più vite e a frequentare più mondi.

Raffaele Marmiroli

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Ahhh, finalmente ci sono arrivati anche gli italiani a questo gioco on line! Chissa` forse ci porteranno anche la mafia! Hey sto scherzando, dopo tutto e` solo un gioco, un passatempo che purtroppo, (ce ne sono tanti, vedasi "Diablo") alcuni individui ROVINANO! Non c'e` niente di piu` deprimente che costruire un personaggio e portarlo dal niente a possedere un castello o delle navi per vederlo distruggere da idioti che non sanno fare altro che uccidere, anche solo per gioco, per divertirsi! Io non sto a fare della psicologia, anche perche` non sono molto competente in materia, ma chi gioca in questo modo deve avere qualcosa che non funziona bene, come ....... spazi vuoti in testa. Purtroppo per questo tipo di persone non c'e` nessuna speranza!!! Ciao a tutti.
Xena, Canberra (au)

Come tutti noi sappiamo internet ha portato una grande svolta nella vita di tutti i giorni, dandoci la possibilità di dialogare con persone, che magari non abbiamo mai visto. Su di esso, sono nate molte associazioni che riuniscono persone appassionate di GDR o giochi per PC tipo Diablo, il quale si rifà molto ad essi, provenienti da tutto il mondo che si riuniscono in chat, o qualsiasi altro luogo telematico per giocare, o per discuterne. Pultroppo fra questi appassionati io per primo vi sono i soliti rompiscatole che credono di essere i dominatori dell'universo, e per tanto si infilano a destra e a sinistra commettendo atti di violenza, se di violenza si può parlare, rovinando il divertimento dei veri appassionati, i quali sono molto affezzionati ai loro personaggi, dato che li hanno visti crescere e hanno sofferto con loro. Per tanto io mi chiedo se questi Hakers dei GDR siano realmente o no dei veri terroristi, o non sia soltanto un modo per farsi notare dalla società che li ha esiliati, trovando in un mondo virtuale una nuova e sempre diversa vita in cui possono far credere di essere persone potenti e crudeli, quando in realtà sono solo dei piagnucoloni. Oltre a questi penso anche che vi siano le solite che vengono a rompere le uova nel paniere, cioè che siano nate per rompere le scatole a chi si diverte, magari per gelosia nei loro confronti. Sfortunatamente queste persone ci saranno sempre come nel mondo virtuale che in quello reale che a poco a poco stanno diventando tutt'uno uno con l'altro. Comunque sia per il momento preferisco giocare faccia a faccia, magari con altre gente conosciuta furtivamente una giornata in Internet, che iniziare una partita via E-Mail o tramite CHAT. Ciao e un saluto amichevole a tutti.
Venturelli Enrico, Modena

Ma si, accettiamo anche questi killer virtuali, che poi rispecchiano l'andamento della vita. Vi è mai capitato di avere dei fratelli più grandi o più piccoli e di fare quei castelli di sabbia al mare che poi passava lui/lei e lo pestava? Oppure le costruzioni coi cubi, che poi te le buttavano giù, o le casette con le carte da briscola e sfhhhhhh!, spazzate via. Meditate,gente: meditate. (che siano tutti figli unici, quelli che giocano a Diablo?)
laura, modena

Solo i vigliacchi infami applicano la censura, perchè hanno paura della verità, hanno paura di essere contraddetti.
ANARCHIA VINCERA', IDEALE

io ho avuto l'opportunita' di giocare a qualcosa di simile ....e' bello vedere crescere pian piano il tuo giocatore , nel ruolo che tu gli hai scelto e vedere che si evolve che aumenta di potenza aumenta le sue capacita' etc. e praticamente ci si affeziona a questo personaggio virtuale che non esiste in realta' ma che pero' esiste nella fantasia , nell'invenzione della partita,nella storia appena inventata per mettere di nuovo alla prova il personaggio e noi stessi, E' altresi brutto vedere la cancellazione del personaggio a causa di un evento stupido quale l'hacker cretino che vuol far vedere quanto e' bravo.Ricordiamoci pero' che anche nella vita capita che uno fa dei progetti con una persona poi crea desideri e sogni di realizzazione con questa persona e poi per una stupidata la persona non c'e' piu'......ci si rimane male molto ...i progetti che si dovevano costruire son li in attesa e non si realizzeranno..i desideri comuni non si realizzeranno e tante altre cose non si realizzeranno ...fa parte del rischio della vita......cosi' anche il gioco non puo' avere solo cose belle deve anche avere quegli imprevisti magari incredibili ma che pero' possono annientare tutto.In un sol colpo.Il consiglio che do' (se posso) e' tutelarsi ai massimi livelli o almeno cercare d fare del nostro meglio per auto -proteggerci....(in entrambe le realta') .Ciao a tutti .
Mario (Cognento), Modena

il sito del rugby è molto bello. complimenti
tuigemala, roma

Il sito del rugby è molto superficiale, miglioratelo.
SOCRATES, ROMA

thmdòotredjhbdlb dghkmd
cristina, corlo

cristina non si capisce bene il tuo messaggio ...
mario(Cognento), Modena

io penso che il benz sia un pelato del cazzo.....
gen.bozo, reggio emilia

22/10/2005
sono pienamente daccordo con cristina
Daniel (84.222.52.83) , Firenze

22/10/2005
sono pienamente daccordo con cristina
Daniel (84.222.52.83) , Firenze

06/05/2006
truzzi al rogo e punk al pogo
baronio (151.52.100.237) , perugia

12/12/2006
Grazie ad Ultima om line,mio figlio diciassettenne è diventato un drogato di videogames,incollandosi davanti al pc per dieci ore al giorno e abbandonando scuola,sport,amici,sentendosi parte solo di una comunità virtuale dove si danno battaglia feroce!E' una dipendenza devastante che produce un isolamento ancora più imperforabile dell'alcolismo e della tossicodipendenza:mio figlio è depresso,la vista peggiorata,escluso dal mondo reale!La sua "roba"è ULTIMA e il suo è un mondo che nn c'è;se questo è un gioco,poveri figli nostri,affetti da un morbo per il quale nn esiste ancora terapia e a causa del quale si sparisce dal mondo reale!
Luisa Matrullo(una madre annientata) (87.11.142.191) , napoli

02/01/2008
io penso che:
franco elsante (cittadino indignato) (83.190.18.9) , faglandia

02/01/2008
preparatevi a conseguenze impreviste
G-Man (141.76.45.34) , black mesa

02/01/2008
Allora, ho letto tante cagate (scusate il termine) qua dentro. So che è da circa un' anno che nessuno mette un commento, ma voglio dire un paio di cose. Partiamo dal "problema" dei PK: allora, Ultima Online è un gioco di ruolo, e i giochi di ruolo, per definizione, sono dei giochi in cui ognuno interpreta un ruolo che ha scelto, per cui, se una persona sceglie di fare un sempliciotto, si comporta come farebbe un sempliciotto, anche se nella realtà è insegnante all' Università. Tuttavia, se uno sceglie di interpretare una persona malvagia, si comporta da malvagio, anche se nella realtà è un prete. I PK non sono pazzi disturbati ed emarginati dalla società che si divertono ad uccidere senza motivo per vendicarsi del mondo. Semplicemente interpretano un ruolo. E se uno non capisce questo, non ha capito le meccaniche del GIOCO DI RUOLO. Quando si compra il gioco si deve mettere in conto che può capitare di morite, perchè questo fa parte del GIOCO DI RUOLO. Se mi muore il pg quando gioco a D&D o a un qualsiasi altro GIOCO DI RUOLO non mi metto a piangere ne mi comporto da neonato, ma accetto la sconfitta, perchè alla fine, nel GIOCO DI RUOLO non conta vincere, ma divertirsi. Ora parliamo del "problema" videogiochi=droga. Allora, ogni persona ha delle passioni. C' è chi è appassionato di sport e chi di qualsiasi altra cosa. Però, se uno sta' tutto il giorno a parlare di calcio, se gioca a calcio con gli amici da mattina a sera, se pensa solo al calcio e se non conosce altro che il calcio non si dice che è un drogato dal calcio. Se uno passa buona parte del suo tempo a giocare al pc invece è un computerdipendente. I videogiochi sono una passione come un' altra, non sono un passatempo. Spero di non aver dato fastidio.
Blade94 (80.104.96.42) , Torino

02/01/2008
http://gurochan.net/
michele il guro (141.76.45.34) , /b/


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