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" Non è vero che non si può volare"
Lucia Oddo
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Dopo la morte di Patrick De Gayardon, campione francese del lancio no limits, si è aperta la polemica sui rischi dello sport estremo e del rispetto alla vita. Adrenalina, tecnica e istinto sono gli elementi delle competizioni ‘titaniche’ rimbalzate in Italia dagli Stati Uniti e dall’Australia circa dieci anni fa. Portano nomi difficili: bungee-jumping (lancio da enormi altezze imbragati a una corda), bareffoot watersky-jumping (sci d’acqua a piedi nudi senza tavolette), skysurf (skateboard nell’aria), sport climbing (arrampicata sulle rocce a mani nude), street lunge (corsa degli uomini proiettile) e hanno in comune lo stesso avversario tanto potente quanto imprevedibile.
Per i campioni del brivido non conta solo l’espressione liberatoria dell’energia fisica ma piuttosto la sua gestione, il suo allenamento teso al superamento del limite.
"Non è vero che non si può volare" sosteneva l’atleta scomparso "ma è vero che bisogna studiare, scoprire nuovi materiali, usare il corpo in maniera diversa, sperimentare nuovi tipi di ali. Insomma bisogna applicarsi. E non buttarsi solo per il gusto dell’eccitazione a tutti i costi e della trasgressione stupida".
Patrick De Gayardon aveva creato la tuta alare con la quale volò a Chamonix da 7000 metri ad una velocità di 210-220 km orari con le braccia legate da una doppia membrana e le gambe unite da un’altra membrana.
E' morto come uno scienziato avvelenato dai suoi stessi esperimenti ed è per questo che non riesco a sostenere la posizione di chi grida all’assurdo sacrificio umano e chiede scandalizzato un maggior rispetto alla vita.

Lucia Oddo

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Io eviterei la liberta' ai visitatori ci lasciare messaggi di gusto decisamente dubbio, in fondo ci rimettete Voi di Pianeta a pubblicizzare questo tipo di visitatori........
Elio Scandone, Modena

Credo che la vita sia un dono infinitamente grande, un dono da gestire e da curare, da guidare nel migliore dei modi, nel pieno rispetto di sé e degli altri, senza rischiarne la cessazione. Non giudico una vita spesa in questi termini, ma non posso rimanere inerme a guardare e tacere, posso solamente sussurrare un disappunto per chi mette a rischio quotidianamente la propria esistenza, perché credo che questa vada spesa per altri valori ai quali ritengo di dover continuamente guardare con attenzione e con occhi decisi. La morte di un uomo rimane comunque una grossa perdita, anche per il modo più banale e futile con la quale possa sopraggiungere.
Nicolas, Modena

La vita è un dono, ma non sempre si è in grado di capirne il valore, solo quando ti scivola tra le mani riesci ad apprezzarne l'importanza!
Dia, Bari

Mi e' dispiaciuto della morte di questo personaggio....pero' ....ognuno ,secondo me, ha il diritto di poter fare cio' che piu' vuole del proprio corpo...ovviamente senza mettere in pericolo le vite altrui......e quindi puo gestire anche al meglio la propria vita.....se gli piaceva rischiare....ha fatto bene a procedere x la sua strada .Penso che non si sia pentito mai di cio' che ha fatto.E' ovvio che chi e' esterno alla sua vita come noi.....puo' solo giudicare......il che poi alla fin fine non va poi tanto bene..RIP
mario, modena

Volare è un sogno e chi riesce a farlo almeno con la mente già è a buon punto. Credo sia questione di conoscere ed accettare i propri limiti se Dio ci ha voluto a due zampe un motivo ci sarà e non voglio sindacare. Rimaniamo con i piedi per terra.
Maria, Modena

Si sta vagliando un caso (quello di De Gayardon) in cui non si trattava di rischiare la vita per il solo gusto di farlo: lui stesso l'ha ribadito più volte. Rispondo a Nicolas in particolare facendogli presente che ci sono ben altri modi per non onorare la propria vita (nessuno mette in dubbio che sia un bene prezioso), modi che ognuno di noi prima o poi ha conosciuto, e che si insidiano nella banalità del quotidiano, più che in certe esperienze "eccezionali"... Esistono aspirazioni alle quali è buona cosa non opporsi, se si vuole vivere felici.
anna, Modena

cara maria......dicevano le stesse parole prima che inventassero l'aereo..... :-)
Mario, modena

Io con l'aereo ci volo è con il paracadute o peggio senza che non mi pare il caso, sarà che soffro di vertigini e quindi è un mio limite personale, ma sicuramente sono convinta che non essendo fatti per volare non sia il caso di sfidare la gravità se non per recarsi in un luogo lontano non raggiungibile mezzo treno. La scienza e l'evoluzione dell'uomo non riesco proprio a capire come possano trarre spunto dal lanciarsi nel vuoto con tanto di sponsor addosso. Credo che ci siano missioni umanitarie e scenziati veri che avrebbero più necessità di quei soldi (mi riferisco agli sponsor di abbigliamento sportivo, orologi e varie). Mi spiace per la mala sorte del sopra citato ma chi può dire che non se l'è cercata? Le fatalità sono fatalità ma in questo caso e nel caso di altri estremisti dello sport mi pare di poter parlare d'istinto suicida, una sfida contro la sopravvivenza che non ha nulla di scentifico.
Maria, Modena

E' GIUSTO CHE CHIUNQUE AL MONDO SCELGA IN CHE MANIERA PREFERISCE MUORIRE. l' IMPORTANTE E' CHE UN MINUTO PRIMA STIA FACENDO UNA COSA CHE GLI PIACE, E CHE UN MINUTO DOPO NON GLI DICANO CHE E' MORTO DA STRONZO.
VULVA BRODA, MODENA

Da Pianetapress "Ad ascoltare la relazione del sottosegretario alla Protezione Civile, Barberi, sul disastro in Campania c'erano ieri alla Camera 17 deputati. E' ancora incerto intanto il numero dei dispersi che potrebbero essere piu' di 150". Mi sembra che nel nostro paese sia quasi meno rischioso praticare uno sport estremo che fare il cittadino qualsiasi.
No Comment, Modena

Beh, io ho fatto il paracadutista durante il servizio militare, e devo proprio ammetterlo, il primo lancio e' un'esperienza indimenticabile (non come la prima volta che si fa l'amore comunque); secondo me il discorso e' un'altro, la sicurezza deve essere il primo obiettivo di cui si deve tenere conto in questo sport(?), e quando questa priorita' viene messa in secondo piano per lasciare spazio ad altro, allora si puo' parlare di "scienziato avvelenato dai suoi stessi esperimenti"...se pensiamo che si muore camminando per la strada.........
pi-chan, Modena

Grande Patrick! Sei stato un mito :-)
Erik, Correggio

iL GRANDE PATRIK CI HA LASCIATO UN MESSAGGIO DI SPERANZA OLTRE CHE ALLE SUE IMPRESE. IL MESSAGGIO DICE CHE CHIUNQUE PUO' FARE QUELLO CHE VUOLE SE VERAMETE LO VUOLE E LO RICERCA CON PASSIONE COME HA FATTO LUI.
Marmiroli Domenico, Scandiano RE

Patrick era molto più eroe di quelli che mettono al vaglio i loro limiti su una strada a 220 km/ora. Metteva in gioco la sua vita per sentirsi libero, non quella degli altri! Ora è libero da ogni limite di spazio e tempo! Lo ricorderò!
Lia, Bari

Perdonate l'Off Topics... Internet e' il mezzo che per eccellenza da' il diritto di esprimersi a chiunque, dal piu' intelligente e colto degli "internauti" al piu' volgare e scurrile. Come sempre pero' sembra prevalere la volgarita' e l'ignoranza all'educazione e l'intelligenza. Io quando vedo delle oscenita' su giramondo, mi limito a pensare con compassione "poveretto, chi ha scritto questo messaggio e' messo proprio male!!" e rispondo con un messaggio anche banale, ma di tutto altro contesto atto ad eliminare ogni riferimento ai messaggi "poco ortodossi" scritti sul Web. Penso sia l'unica cosa da fare! Saluti.
G.Veronesi, Modena

ciao patrick
giorgio, padova

E' giusto dedicare la vita alla pratica o allo studio di cose in cui si crede? Io penso di si, ogniuno di noi è libero di decidere fino a che punto spingersi per i suoi ideali. Patrick sei statato e sempre sarai un mito per tutti coloro che, come me, credono in qualche cosa e vi dedicano la loro vita.
Banzai, Sassuolo

Non importa quello che dicono le persone,Patrick:sei morto volando e volando sei tornato in cielo,quel cielo che tanto amavi. Ti ricordero' come l'uomo che ha sfidato le nuvole Addio Patrick,sei stato grande
Nagash, Fiorano

La vita e` troppo bella per sciuparla! Purtroppo per alcuni, fortunatamente pochi, la vita e` una malattia terminale fin dalla nascita! Non si puo` fare il paragone con scienziati che rischiano la vita per il bene del genere umano, con quelli che rischiano la vita per provare il brivido della morte che poi non possono raccontare a nessuno! Bella soddisfazione, speriamo che se esiste un'aldila`, siano felici!
Xena, Canberra

IO PENSO CHE MUOIONO MOLTI OPERAI IN FABBRICA E NESSUNO PARE PREOCCUPARSENE,MUOIONO MOLTE PERSONE A CAUSA DELL'AIDS E POCHI SE NE PREOCCUPANO,POI QUALCUNO MUORE PER SPIRITO DI AVVENTURA, BEN PAGATO E TUTTI SI DISPERANO. SINCERAMENTE NON ACCETTO E NON CAPISCO CON TUTTO IL RISPETTO PER QUALSIASI MORTE.
FRANCESCO, CASTELLARANO

Grazie Francesco.
pepe, Modena

Questo sito mi ha commosso, vi vorrei dire anche che Lui è sempre con noi.
Franco, L'Aquila

GRAZIE PATRICK, GRAZIE PER ESSERE ESISTITO.
Questo è quanto diceva De Gayardon prima della sua tragica scomparsa:"INSEGUIRE I PROPRI SOGNI E' IL SOLO MODO CHE IO CONOSCA PER RIMANERE FELICE". Un saluto dai C.O.G.S.

Leader, Genova

10/09/2000
secondo me patrick a preferito morire cosi' invece di morire di vecchiaia.
martino, palermo

25/01/2001
Secondo me Patrik ha deciso di volare perche le sue due gambe nn glielo permettevano,ha deciso di vivere con e come solo il volo puo' dare,ha spezzato le sue catene sfidando le leggi della natura.è MORTO PER I SUOI IDEALI E PER QUESTO DA ME E DA MOLTISSIMI ALTRI RIMARRà UN ESEMPIO DI LIBERTà DA SEGUIRE...IL CHE GUEVARA VOLANTE!
ADDIO PATRIK
fly high!

Cristian (62.11.153.27) , Cagliari

26/01/2001
Patrik era un uomo fuori dal comune...aveva dei sogni e li seguiva...per qualkuno questi sogni potrebbero sembrare "assurdi"...ma inorridisco quando leggo "se l'è cercata!!"...vi assicuro ke la prima cosa a cui pensava Patrik prima di partire per una nuova avventura era come portare a casa la "pellaccia"...ogni suo lancio non era nel vuoto,ma era frutto di ore/giorni di allenamento,ricerca e studio...ora è morto,MA ci ha fatto sognare...in poki ci riescono!!!
NB:...potreste morire fulminati spegnendo il vostro PC e non sarebbe giusto che la gente vi giudicasse "azzardati" x questo...

Vincenzo (62.10.137.226) , Roma

08/02/2001
Non ci si puo'permettere di gettar fango sull'immagine di una persona che oltre ad "esrcitare "una sua passione ,ha anche agito in favore dell'umanita con le sue scoperte sulla tuta alare che permette di "stare piu'tempo nell'aria".e' stato il Faust del 2000
Silver Shadow (213.213.12.193) , Napoli

29/03/2001
Patrick De Gayardon è stato ed è tuttora il migliore paracadutista che io abbia conosciuto e volevo dire solo una cosa lui è stato uno scienzato in grado di far diventare il sogno in realtà quindi e con la tuta alare è riuscito a realizzare non solo i sogni suoi ma quelli di ogni paracadutista PATRIKC SEI STATO UN GRANDE E LO SEI TUTTORA
io ho avuto l'onore di conoscerti e questo non lo scorderò mai S.D.

Sebastiano Di Carlo (151.35.160.217) , noto

30/03/2001
non mi stancherò mai di dirti grazie PATRICK
ADESSO IL PARACADUTISMO HA UN ALTRO SENZO
si vola con te il tuo + grande ammiratore
S.d.

Sebastiano Di Carlo (151.35.161.105) , NOTO

23/11/2011
l'articolo è una cazzata
Claudio (213.45.48.180) , Reggio Emilia

31/05/2001
Patrik... ...questo msg è solo per te!
Tu 6 il mio modello di vita, in questo momento della mia vita stò affrontando una sfida molto importante; di qui potrebbe dipendere la svolgersi della mia vita! Come te anche io affronto le sfide studiando tutto nei minimi particolari cercando sempre di migliorare quello che si può migliorare... ...una ricerca continua! Non c'è giorno che non pensi alle persone più care, tra queste ci 6 tu! E non c'è giorno che non pensi a come tu avresti affrontato certe situazioni. Sono sicuro che dove 6 adesso hai davvero la possibilità di continuare in ogni modo la tua ricerca tesa a realizzare il sogno più antico dell'uomo.... ....volare!
Sono del parere cmq che tu già qui sulla terra sia riuscito a realizzare questo sogno, grazie alla tuta alare e alle idee riguardo la tuta per decollare, anche se non ne hai mai avuto la possibilità di provarla.
Quest'estate probabilmente provero anche io a lanciarmi in caduta libera.... ....chissà proverò le tue stesse sensazioni, il senso della libertà e e quel senso di aggregazione con l'aria.... ha l'aria l'elemento naturale a cui tu tenevi di più! Cmq una parte di me è li con te e tu sai chi è!
Sarai sempre tra i miei pensieri ovunque andrò e in qualsiasi situazione!
P.S.
Sapere che tu "mi segui" come Virgilio nella mia vita sarebbe uno cosa favolosa!
Una cosa cmq è certa: grazie a te un giono l'uomo potrà volare, e spero che in quel giorno l'uomo si ricordi che se può volare è solo ed esclusivamente grazie a te!
Vorrei non finire mai il mio dialogo con te, ma.... .....cmq un giorno avremo modo di parlare e di lanciarci insieme, .... ne sono sicuro!!
Ecco alcune delle cosa che ricorderò di te:
YOU CAN DO IT!
"i limiti sono fatti per essere superati!"

Luca (213.213.60.20) , Non importa

25/07/2001
25/07/01
Quando ho accolto la notizia della Tua scomparsa, sono caduto in tunnel dove non ne sono più uscito...
Chissà cos'hai pensato quei pochi secondi che saranno stati anni,quando ti sei accorto del guasto... Hai lasciato una piaga che non sparirà mai... implacabile ...Ti ho dato ragione solo dopo aver provato il volo... Una volta in Aria, si dimentica dei problemi che si hanno sulla Terra, e si sente dentro una pace interiore...
Ti porterò sempre nel mio Cuore...
Ancora oggi, provo lo stesso dolore di 3 anni fà..
Ti voglio bene...

Ivan (62.122.74.59) , Rende (CS)

25/07/2001
Dimenticavo di dire:
Vai PATRICK..... adesso da Lì potrai volare più in ALto...

Ivan (62.122.74.59) , Rende(Cosenza)

15/09/2001
Una vita senza infamia e senza lode è una vita noiosa,specie quando la si vive senza realizzare i propri sogni...Il sogno di Patrick era di volare,e lo ha realizzato,non ha mai mollato ma si è dimostrato non solo un grande sportivo ma anche un grande studioso ricco di intuito oltre che di coraggio e forza d'animo....
Riccardo (213.45.229.172) , Roma

15/09/2001
Se ne è andato facendo ciò per cui era vissuto,e sono sicuro che mentre la terra si avvicinava non ha avuto nessun rimpianto...Amava ciò che faceva e fino all'ultimo ha amato il volo,Lui che è stato l'unico ad accarezzare il sogno di Icaro...UN OMAGGIO AD UN GRANDE UOMO CHE LASCIA UN VUOTO INCOMMENSURABILE NELLA STORIA DEL PARACADUTISMO-ADDIO GRANDE PATRICK!
Riccardo (213.45.229.172) , Roma

12/12/2001
ciao Patrick per sempre nei miei lanci e nei miei sogni.... ci vediamo all'alba
Pilatus (62.11.165.61) ,

06/01/2002
2 PAROLE " un mito "
ADM (62.10.122.166) , CASALE

19/02/2002
Patrick sei un mito!ti ho ammirato per la tua grandezza derivata dalla tua semplicità e per tutto ciò che hai realizzato e regalato all' umanità!il tuo non era un volo fatto per l'amore del rischio(come dicono alcuni "tuttologhi"..),ma una sperimentazione,una ricerca delle potenzialità umane,fisiche,mentali e tecniche.Quindi credo che tutti ti dobbiamo molto per le nuove strade che ci hai aperto!vorrei rispondere a quelli che hanno giudicato Patrick come un suicida dicendo che lui è morto per il troppo amore della vita,alla ricerca della libertà di cui ora gode e che ha avuto il coraggio e la capacità di vivere una vita protesa verso l'assoluto!per me hai rappresentato al'essenza dello spirito umano per sempre!ci vedremo un giorno
skydiver (62.98.133.106) , sky

02/03/2002
credo si possa decidere di vivere la propria vita a vari livelli ciascuno di noi e libero di scegliere...
Patrick a scelto...
Credo che abbia avuto una vita felice ricca di emozioni,gioie,dolori bastava gurdarlo per capire che era felice.L'ho conosciuto solo attraverso i media ricordo una sera accesi la televisione canale 5 era ospite di Maurizio Costanzo li ebbi la possibilita di sentirlo parlare pensai:"E un uomo sereno in pace con se stesso e con gl'altri capace di trasmettere una grande tranquillita'".
Di sicuro non ha rimpianti faceva quello che adorava fare,qualcuno dira' che e proprio questo che l'ho ha portato alla morte,ma siete proprio sicuri che sia così?Patrick ha vissuto la propria vita al massimo livello non perchè ,come certi sostengono amava il rischio,ma perchè viveva nel modo più intenso che un uomo possa fare andava dove lo portava il cuore e la passione.Certo avrebbe potuto tenere a freno tutto il suo impeto che sò deventare un normale impiegato avere una lunga vita ed accorgersi in punto di morte di non essere mai vissuto...
p.s.ci tengo per correttezza a precisare che non ho nulla contro gli impiegati è una scelta e va rispettata cosi come VA RISPETTATO PATRICK DE GAYARDON UOMO CHE HA VISSUTO DI CUORE DI AMORE E DI PASSIONE.

MASSIMILIANO (151.26.78.235) , NAPOLI

02/04/2002
è davvero speciale vedere quante persone ci sono che la pensano in un certo modo su patrick.nessuno di questi vede in patrick l'uomo dell'estremo, del rischio, dell'azzardo...molti di voi vedono solo "l'uomo dei sogni"!forse ha iniziato come scavezzacollo, ma, probabilmente, poi, è diventato un "dream man"!per me lo era!anzi E'!molti di noi sognano di volare e per questo diventiamo paracadutisti, ma quello che è grandioso è che saltiamo ogni volta con la faccia di patrick davanti a noi, cercando di condividere insieme qualche battito d'ali.è forse stato il personaggio "estremo" che con la sua morte ha sconvolto più di chiunque altro prima...non credo perchè fosse il più estremo di tutti, ma perchè era l'UOMO che più di tutti era invidiato dai sognatori e quando se n'è andato è stato come se ci avessero svegliato al mattino dopo aver sognato tutta la notte!certo il mondo ha i suoi eroi anche negli scienziati e nei benfattori della pace e in tanti altri personaggi...ma ci sono anche persone "grandi" che non salvano vite umane,ma che accompagnano i pensieri di noi semplici mortali,portando la nostra fantasia laddove non possiamo.
per chi lo critica...è triste pensarvi grigi e sconsolati e ben attaccati per terra quando fra 1000 anni alcuni sognatori (altri "dream men") passeranno sopra le vostre teste semplicemnte grazie a...(vedremo...:-)) in silenzio e beatamente...e voi, li sotto, a dirvi le solite menate moraliste e fregnacciare...!
gli sponsor finanziano imprese come quelle di patrick anzichè devolvere i soldi per fini umanitari? avete mai sentito parlare degli "Sforza" e dei "Medici"?non erano forse anche loro sponsores di artisti? evitate di fare polemiche...imparate ad essere "leggeri", soprattutto con la testa...
sogni blu a tutti i "nipoti" di patrick

enrico (62.98.215.153) , blu sky

03/04/2002
P.S. è inutile fare polemiche, comunque.
non riusciremo mai a far capire ad altri quello che proviamo e perchè facciamo certe cose.
non perchè si è superiori o inferiori di cervello.
è così...basta non scaldarcisi troppo!

enrico (62.98.214.199) , dreamland

27/04/2002
CHE DIRE DI UN UOMO CHE HA DATO LA VITA ALLO STUDIO E ALLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE.
CHE DIRE DI UN UOMO CHE ALLA SUA MORTE,HA DONATO
TUTTO QUELLO CHE POSSEDEVA ,PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO.
CHE DIRE DI UN UOMO CHE DURANTE E DOPO LA VITA SI E' SACRIFICATO PER GLI ALTRI.
CIAO "PATRICK"

STEFANO (62.98.109.193) , MANTOVA

10/06/2002
Bello che si parli di questo stile di vita senza guadarsi negli occhi...da più coraggio agli uomini del cielo!Patrick era drogato di sè, del vento, del vuoto e della terra, meta e madre. Ora è diventato una droga per te, amore mio...spero solo di fermarti in tempo, brutto stronzo, di sentirmelo il giorno che ti schianterai e di legarti al letto prima di avere l'ultimo bacio.Ti amo. Patrick, proteggilo!
Isabeau (151.30.164.222) , Bologna

09/08/2002
patrick credeva in quello che faceva. è morto nel modo che gli piaceva. io lo ammiro.
ha fatto grandi cose. grandi scoperte.
e non mi dite che è uno scemo e che ha buttato via la sua vita. si è divertito la vita è fatta x questo. poi non so se avete letto che lui si prestava per far volare delle persone con degli handicap x farli divertire, era anche altruista, non criticatelo.

asia (192.92.126.139) , bologna

07/09/2002
Di certo nn darò retta x nessun motivo a 1a che scrive csi.
xpiacere!! (62.11.18.219) , bologna

09/09/2002
Sono un paracadutista. O almeno...lo sono stato visto che ho interrotto dopo appena 9 lanci (7 per il corso A.F.F. e 2 da solo di cui 8 lanci da 4000 mt e 1 da 5000 mt) il 20 ottobre 2000 (ultimo lancio Aeroporto "Migliaro" (CR).Il 15 novembre 2000 all'aerosuperficie "Le grugnole" in località Tre Cancelli di Nettuno (RM) moriva uno dei miei istruttori, con il quale il 18 giugno 1999 ho fatto il mio primo lancio in assoluto in tandem:si chiamava Sergio Stinco, al quale è stato intitolato uno degli ultimi corsi di paracadutismo dell'ANPDI.E' morto portando con se un'altra persona, il figlio del principe Borghese. Ha avuto un problema sull'apertura del para principale.
Dopo questa premessa devo spiegare il perchè della mia interruzione: devo essere sincero:questo incidente mi ha sconbussolato un poco;poi mi sono fidanzato.I pensieri di un mio incidente durante un lancio sono cresciuti non tanto pensando a me (non faccio neanche un lavoro molto tranquillo!!!!Sono all'interno di una forza dell'ordine a combattere la malavita (che non ci pensa due volte a farti fuori) ogni giorno in pattuglia sulle strade dell'Hinterland Milanese!!!)!Sono andati alla mia ragazza (con la quale mi sposerò tra breve) e alla mia famiglia...e anche ai miei amici di roma!!!
Il dolore che proverebbero sarebbe immenso!!!
Da quando ho smesso di lanciarmi sento che mi manca qualcosa!Ho conosciuto il paracadutismo attraverso la tele!La pubblicità della Sector...ricordate? Patrick che si infila nel Sotano De Las Golondrinas in Messico!E da lì ho covato questo sogno in gran segreto!!!
Fino al giorno in cui ho fatto il grande stacco dal portellone del Pilatus Porter sui cieli di Nettuno a quota 4000mt!!!
Questa mia passione non è morta dentro di me!!!Si è solamente affievolita!!!E' la rabbia che mi fa fare questa affermazione!!!
Ma ci rendiamo conto!!!Con un "click" riusciamo a far arrivare un'astronave in orbita intorno alla terra...e tra poco su Marte...e non riusciamo a studiare sistemi per evitare che incidenti tipo quello occorso al mio istruttore ed amico Sergio Stinco e quello di Patrick, succedano?????E' decisamente una presa per il culo!!!Forse è perchè non ci sono persone che si interessano!
E' questo quello che Patrick faceva!Studiava, studiava modi e sistemi per rendere questo fantastico sport sempre più sicuro e sempre in grado di dare nuove emozioni come il volo orizzontale o wing flyng!!!
Rispondo a maria di modena: un giorno (fine XIX sec.-inizio XX sec.)due fratelli cominciarono a pensare ad un'idea!!costruire una scatola, attaccarci due stecche di legno ai lati, metterci delle sedie dentro e con il tutto spiccare il volo.ah!e dargli un nome strano:"aereomobile"!
Li hanno presi per pazzi!!!
Inizio XXI (e anche un po' prima) Italia-Australia non so quanti mila chilometri in meno di 24 ore. a piedi: una vita!!!!eccola la pazzia!!!solo che c'e' un particolare:con questa nuova invenzione si poteva trarne un guadagno,organizzare viaggi a pagamento e quindi non è stata abbandonata ma ci si è studiato sopra!!!
Patrick faceva esattamente questo!!!e di certo non era uno che si dava arie, altrimenti lo si sarebbe visto in ogni canale tv!era un tipo riservato,che in compagnia non diceva una parola!viveva solamente lassù tra le nuvole ed il vento.Ed ognuno, ripeto e sottolineo ognuno è libero di vivere la vita come vuole.Dalla vita bisogna essere appagati,altrimenti non varrebbe la pena di vivere!Ovviamente non bisogna andare incontro alla morte!Altra cosa che spiega come era Patrick:capitò un giorno insieme a degli amici su una postazione di bunjee jamping (il lancio con l'elastico).gli hanno detto:per te sarà una stupidaggine saltare da qua!Sapete cosa ha risposto?io da lì non salterei neanche morto perchè conosco poco questo sport,non ho un mio elastico,una mia attrezzatura. Se avessi tutto e conoscessi il resto allora si!!!
E questa sarebbe una persona che non gli fregava niente della propria vita?Non penso proprio!!!
MINCHIA QUANTO HO SCRITTO!!!Spero che non vi sarete annoiati,ma sapete quando ti viene da scrivere...poi io non scrivo mai!!!
Comunque,appena mi sarò sposato, ricomincerò con i lanci,magari farò un approccio più lento ma vi assicuro che assaporare l'aria è una cosa incredibile!!!Ti da un senso di libertà assoluto!!!E ancora di più volare con la tuta alare!!!Ci riuscirò un giorno!!!è uno dei miei sogni che ho nel cassetto!!!e sono i sogni nel cassetto che ti aiutano ad andare avanti in questa vita piena di ostacoli,anche se ci sono persone (tra cui la mia ex-ragazza:povera stolta!)che dicono che i sogni nel cassetto non esistono!
Ciao Patrick!E grazie di tutto!Il mio primo lancio dopo questa lunga assenza dai cieli,lo dedicherò a te che ci hai dato e lasciato molto!!!Veramente grazie!!!Tutte le persone di questo pianeta dovrebbero avere i tuoi stessi pensieri!!!
Un saluto particolare agli amici paracadutisti di tutta Italia e del mondo!In particolare a quelli che si vanno a lanciare sui cieli di Nettuno,cieli che nel 1996 hanno avuto l'onore di ospitare Patrick in alcune delle sue grandi evoluzioni!!!
GRAZIE DEUG!!!

Mauro (151.37.36.156) , Roma

16/04/2003
Patrick era un'uomo spettecolare per lo sport estremo che praticava,un' upmp che non ha avuto paura della morte e che ha saputo sfidare le leggi della gravità.E' morto sentendosi un'uccello e secondo me è il modo più bello di morire, credo che nel suo ultomo lancio abbia avuto una scarica, l'ultima scarica di adrenalina, addio patrick!!!!!!!!!!
Biagio da Pomigliano d'arco(na) (80.181.181.175) , Napoli

10/07/2003
Ieri ho visto uno speciale su PATRIK. Mi ha molto impressionato,quando era in volo i soui occhi erano pieni di gioia.Sembrava che dentro di lui scorresse un'energia che non si trova facilmente in giro.(L'energia di chi realizza il suo sogno piu' grande.)Il mondo di oggi è pieno di gente scontenta,gente che molto probabilmente non ha seguito i suoi sogni.Sono sicuro che Patrik sapesse quanto era rischioso il suo sogno, ma sapeva anche che se avesse rinunciato a tutto cio'se avesse fatto altro nella vita,avrebbe spento la sua vitalita'. Crediamo nei nostri sogni..... W Patrik
Ramon (151.29.19.142) , Mazara del vallo (tp)

01/01/2004
Ciao sono Paolo(MI)ho sempre visto il vento come un icantesimo,da piccolo volevo andre agli zoo a vedere le aquile reali,il mare mosso mi attraeva molto.Poi gli anni passarono alla fine all'eta' di 30 anni decisi di provare solo per 1 volta le ensazioni dell'aria;parapendio,paracadute ascensionale,deltaplano,elicottero,aereo da turismo,mongoliera,aliante e il lancio da 4000m.
Mi manca la tuta alare ma non si puo'però mi è rimasto il ricordo delle imprese di Patrick De Gayardon il "Re dell'Aria"

Paolo (151.38.169.27) , Milano

01/01/2004
Sono Paolo(MI)ho sempre visto il vento come un incantesimo,da piccolo volevo andare agli zoo a vedere le aquile reali,il mare mosso mi attraeva molto.Poi gli anni passarono alla fine all'eta' di 30 anni decisi di provare solo per 1 volta le sensazioni dell'aria;parapendio,paracadute ascensionale,deltaplano,elicottero,aereo da turismo,mongoliera,aliante e il lancio da 4000m.
Mi manca la tuta alare ma non si puo'però mi è rimasto il ricordo delle imprese di Patrick De Gayardon il "Re dell'Aria".

Paolo G. (151.38.169.27) , Arese(MI)

20/02/2004
Ogni limite superato è una tappa nell'evoluzione umana.
ciccio (151.25.144.198) , Torino

22/02/2004
bello!!!
alex (80.182.209.100) , livorno

15/03/2004
Io credo che la vita sia importante sopra ogni cosa, ma credo anche nel fatto che queste persone che sfidano i limiti calcolandoli, da studiosi, da scienziati, come Patrick De Gayardon siano dei geni che nessuna persona abituata a pensare con i classici standard mentali di rischio potrà mai capire... non credo assolutamente che quello che loro fanno è solo per la ricerca di forti emozioni, ma piuttosto credo cha sia per studiare un'evoluzione, un cambiamento che possa essere significativo per l'umanità, e nel loro piccolo a volte ci riescono..... del resto si dice che si rischia la vita ogni volta che ci si mette a tavola per mangiare, almeno loro se dovessero morire lo farebbero facendo quello che più gli stà a cuore.
Lele (213.255.118.92) , Roma

15/03/2004
Io credo che la vita sia importante sopra ogni cosa, ma credo anche nel fatto che queste persone che sfidano i limiti calcolandoli, da studiosi, da scienziati, come Patrick De Gayardon siano dei geni che nessuna persona abituata a pensare con i classici standard mentali di rischio potrà mai capire... non credo assolutamente che quello che loro fanno è solo per la ricerca di forti emozioni, ma piuttosto credo cha sia per studiare un'evoluzione, un cambiamento che possa essere significativo per l'umanità, e nel loro piccolo a volte ci riescono..... del resto si dice che si rischia la vita ogni volta che ci si mette a tavola per mangiare, almeno loro se dovessero morire lo farebbero facendo quello che più gli stà a cuore.
Lele (213.255.118.92) , Roma

17/04/2005
chi ama davvero Patrick e ne ha la possibilità dovrebbe continuare ad apprezzare ed inseguire il suo sogno: ricercare l'estremo e superarlo quotidianamete a piccoli passi.
sky pope (62.101.126.233) , milano

29/06/2005
Patrick nn l'ha fatto x l'adrenalina, x fare una stupidaggine o altro... in un certo qual modo l'ha fatto x la scienza. patrick è stato, è e rimarra un grande mito, un grande studioso e un grande appassionato d volo! va ricordato x il contributo ke ha dato alla realizzazione d un sogno d tutti e nn deriso o skernito x una morte ke poki ignoranti reputano stupida!
Nicola (82.55.84.113) , Trani

29/06/2005
Patrick nn l'ha fatto x l'adrenalina, x fare una stupidaggine o altro... in un certo qual modo l'ha fatto x la scienza. patrick è stato, è e rimarra un grande mito, un grande studioso e un grande appassionato d volo! va ricordato x il contributo ke ha dato alla realizzazione d un sogno d tutti e nn deriso o skernito x una morte ke poki ignoranti reputano stupida!
Nicola (82.55.84.113) , Trani

03/11/2005
grazie PATRICK NUMBER ONE.
gianluca (213.230.129.21) , letojanni

04/01/2006
C'è poco da dire: E' 1 mito

O.F. (87.6.108.184) , Catania

16/06/2006
..."Non omnis moriar multaque pars mei
uitabit Libitinam"...
Grazie Patrick

ignazio (82.89.176.82) , Venosa


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