newsgroup

it.media.tv
it.societa

Francesco Cafaro

Il robot meccanico dell'archivio Rai del Salario di Roma non sempre riesce a trovare i materiali richiesti nei suoi scaffali contenenti 300mila ore di televisione. Pellicole, nastri, videocassette, sono catalogati nella stragrande maggioranza solo con un nome, a volte non hanno schede sintetiche di contenuto.
E per questo può capitare quindi di ignorare l'esistenza di immagini memorabili. In quella di Kruscev che batte la scarpa sul tavolo in una incandescente riunione dell'ONU, per esempio, qualcuno della Rai si è imbattuto per caso.
Lo racconta Filippo Porcelli, uno dei curatori di 'Blob', che al pari di 'Schegge' e 'Fuori orario' ha riportato alla luce moltissimi tesori nascosti. Le cause della scarsa attenzione che negli anni passati è stata rivolta al patrimonio dell'azienda, sono anche di natura tecnica: i nastri magnetici andrebbero srotolati ogni dieci anni e ogni nastro richiede ore di lavoro; bisognerebbe restaurare, cambiare i formati, digitalizzare.
Ma ora la Rai, servizio pubblico, sembra credere che investire in progetti di recupero è oltre che doveroso anche conveniente. Il Progetto Teche (vedi a lato) va proprio in questa direzione.
Ma intanto chi ci potrà ridare tutto ciò che, consapevolmente o inconsapevolmente, per disattenzione o per censura, per mancanza di danaro o per scelte economiche, è andato irrimediabilmente perduto? Chi ci farà rivedere La nonna del Corsaro nero o L'altra Domenica del 1976? E cosa c'era in quei nastri che, con il tempo, hanno perso la colla deteriorandosi? E' stata solo miopia scegliere di far posto nell'archivio, cancellando migliaia di nastri, oppure molti materiali sono stati eliminati per scelte sui contenuti?
Fare illazioni non è elegante. Non c'è alcuna prova che qualcuno abbia speculato, ideologicamente o anche solo culturalmente, sulle scelte di gestione dell'archivio; ma sarebbe bello avere tutto ciò che la Rai ha mandato in onda dal 3 gennaio 1954, e queste domande non doversele porre affatto.

CLICK E TORNI A GIRAMONDO
© 1996 Giramondo
PIANETA s.r.l.


Al Broadcasting Museum di New York un qualunque cittadino può entrare e prenotarsi per vedere un preciso programma messo in onda dalla tv. La Rai cerca di colmare i buchi con il Progetto Teche di Barbara Scaramucci, incaricata di mettere ordine nelle audiovideoteche Rai, e alla preparazione un grande archivio-catalogo multimediale consultabile da casa col proprio computer.