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| SINDROME DA INTERNET
Adesso c’è anche la
sindrome da Internet. Che la rete desse dipendenza, lo sapevamo
bene. Ma ora ce lo dicono anche i dottori, e ci spiegano come
riconoscere la malattia. Una ricerca pubblicata dal Bollettino
di aggiornamento in Neuropsicofarmacologia , contenuto nel
trimestrale Cultura e natura, parla dei sintomi da
‘sindrome’ di Internet (chiamata anche IAD).
Sindrome di astinenza
caratteristica con cessazione e diminuzione dell’uso di
Internet pesante e prolungata che porta dopo diversi giorni fino
ad un mese o due a: agitazione psicomotoria, ansia, pensieri
ossessivi focalizzati su cosa sta succedendo in Internet,
movimenti volontari ed involontari di typing con le dita,
fantasie e sogni su Internet, uso di Internet o di servizi on
line affini intrapreso per alleviare la sindrome di astinenza.
Accesso ad Internet
sempre più frequente o per periodi di tempo più prolungati
rispetto all’intenzione iniziale.
Desiderio persistente
o sforzo infruttuoso di interrompere o tenere sotto controllo
l’uso di Internet.
Dispendio della
maggior parte del tempo in attività correlate all’uso di
Internet (acquisto di libri su Internet, ricerca di nuovi siti
www, organizzazione di file).
Perdurare
dell’uso di Internet nonostante la consapevolezza di
problemi fisici, sociali, lavorativi o psicologici persistenti o
ricorrenti verosimilmente causati o esacerbati dall’uso di
Internet (deprivazione di sonno, difficoltà coniugali, ritardo
agli appuntamenti del mattino, trascuratezza nei confronti dei
propri doveri occupazionali o sensazione di abbandono dei propri
cari).
Che dire?
Personalmente conosco persone che fanno cose simili, ma non sono
mai entrate in contatto con la rete. Quindi: o la sindrome si
trasmette per via telepatica, o più probabilmente i dottori che
l’hanno definita cercavano solo un po’ di pubblicità.
Ma se qualcuno è rimasto vittima di sintomi analoghi, ce lo
faccia sapere. Un po’ come quando all’ospedale parlare
dei propri malanni e ascoltare di quelli che affliggono gli altri
ti fa sembrare meno dura la degenza...Meglio ancora: se qualcuno
conosce un antidoto che non entri in conflitto con le giuste
esigenze commerciali del provider di Giramondo...
Doriano Rabotti
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