M.Carla Glotier

A San Francisco non si trova una "Barbie" neanche a pagarla. Ne fa incetta un artista locale che le rivende agli amanti della sua arte, che consiste nel travestire la famosissima bambola da prostituta, lesbica, o semplice lolita.
Paul Hansen, di origine danese, è ormai celebre nella West Coast per colui che vende delle Barbie 'alternative', che lui stesso trucca, veste con calze a rete, rossetto e sigaretta tra le labbra.

Hansen, 33enne artista californiano, sta facendo imbizzarrire i tanti Barbie Club ufficiali: "E' cosi' triste vedere cosa stanno facendo a una bambola che ha ispirato i sogni di generazioni di bambine". Ma Hansen non compra solo le Barbie. "Ken", il suo boyfriend abituale, nelle sue mani di grande artigiano diventa un travestito coi fianchi ingrossati e un seno prosperoso, i capelli biondo platino con la crescita nera e cosi' via. I primi 150 pezzi, a 50$ l'uno, sono andati a ruba distribuiti dal negozio 'off' chiamato << Castro In-Jeanious >>. E la Mattel che fa? E' di pochi giorni fa la notizia che il gigante americano del giocattolo ha pronta la sua ultima creazione: "Becky", la bambola handicappata. Sulla sua carrozzella rosa, Becky intende - secondo la Mattel - promuovere tra i bambini l'idea della diversita' sociale in un paese che conta tre milioni di handicappati under 14. Il costo di Becky? Solo 20 dollari.


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