Le novità importanti:
Dal Sole 24 ore di Sabato 14 Marzo 1998 - Si ringrazia Eleonora (howard@iol.it per l'impaginazione)
Presentato il Ddl del Governo con multe da due a 200 milioni per chi non
si adegua
CONTRO I DANNI DA "ELETTROSMOG" LIMITI ALLE EMISSIONI MAGNETICHE
ROMA- Passi avanti per il varo di un pacchetto di norme che dovranno
tutelare la salute
dei cittadini dagli effetti negativi dell'inquinamento elettromagnetico
prodotto da elettrodotti, ripetitori
RAi e Tv,cellulari.Ma anche da comuni elettrodomestici come
rasoi,asciugacapelli,aspirapolvere,frullatori,forni a
microonde,frigoriferi,lavatrici e ferri da stiro.
Tutte apparecchiature che emanando energia invisibile potrebbero essere
causa di leucemie infantili, tumori al cervello o altri malesseri, cosi'
come ipotizzano
alcuni studi scientifici.
Si stringono,infatti, i tempi per l'approvazione definitiva di un
disegno di legge elaborato da tre ministeri (Ambiente,Sanita' e
Comunicazioni) che
e' stato esaminato ieri in via preliminare dal Consiglio dei ministri in
attesa di acquisire il parere della Conferenza Stato-Regioni.Un
provvedimento che per il ministro dell'Ambiente, Edo Ronchi, potrebbe
approdare a Palazzo Chigi
anche la prossima settimana e ottenere il definitivo consenso.
Il testo prevede pesanti sanzioni (da due a 200 milioni) per chi supera
i limiti fissati mentre impiega una sorgente che genera campi elettrici,
magnetici ed elettromagnetici.
Sanzioni che possono toccare il tetto di 60 milioni se si violano i
limiti imposti da leggi statali o regionali, nonche' da struumenti di
pianificazione territoriale e urbanistica.
Nella bozza del provvedimento (undici articoli in tutto) e' precisato
che i limiti massimi di esposizione saranno stabiliti da successivi
decreti attuativi che fisseranno
le regole per l'ambiente esterno, per quello abitativo e per quelli di
lavoro.
E a una commissione tecnico-scientifica sara' affidato il compito di
coordinare le attivita' di ricerca e sperimentazione.
Tutti i criteri di elaborazione dei piani di risanamento, che le Regioni
dovranno adottare in modo graduale (senza,pero', superare il limite di
dieci anni) dovranno essere
stabiliti da un decreto del Presidente del Consiglio.
Il Dpcm dovrebbe eventualmente prevedere anche la delocalizzazione degli
impianti ritenuti pericolosi in altri siti idonei riservando ai
proprietari delle
strutture tutte le spese occorrenti per gli spostamenti.
I risanamenti - e' scritto nella bozza del ddl - sono obbligatori pena
la disattivazione per sei mesi dell'elettrodotto incriminato.
Tra i compiti demandati alle amministrazioni regionali figura anche
l'adozione di piani regiuonali di localizzazione che dovranno rispettare
non solo la salute dei cittadini ma anche il paesaggio.
Nel commentare i contenuti del provvedimento, il titolare del dicastero
di Piazza Venezia ha precisato che oltre alle revoche delle concessioni
nei confronti
di chi non provvedera' a predisporre piani di risaanamento , e' previsto
che le sanzioni amministrative recuperate serviranno a finanziare le
opere di bonifica.
Ronchi ha anche aggiunto che i costi complessivi per il risanamento
oscillano almeno intorno ai 20mila miliardi.
Ma non e' detto che le multe saranno sufficienti a coprire gli
investimenti.
Da segnalare infine la soddisfazione, per il lavoro fin qui svolto, dei
sottosegretari Monica Bettoni (Sanita'), Valerio Calzolaio (Ambiente) e
Vincenzo Vita (Comunicazioni) che da mesi lavorano alla stesura del
testo.
M.Men