Antonio di Zulian Begarelo




"1527. Adì 20 aprile. Adì dito m.o. Antonio di Zulian Begarelo ha fato el presepio che è soto la ancora di San Sebastian in domo, e posto in dicto loco"

Con questa annotazione il cronista del tempo Lancillotto tramandò la prima notizia del presepio in terracotta che ancor oggi è visibile nel nostro Duomo.
Come compenso per il lavoro svolto Begarelli ricevette 12 ducati larghi corrispondenti a lire modenesi 22 e 10.
La somma fu pagata metà nel 1535 e metà il 2 febbraio 1526.

Antonio Begarelli, figlio del vasaio Giuliano, nacque nel 1499 e mori nel 1565.
Non molto si conosce della sua vita. Si sa che lavorò nella fornace paterna.
I Begarelli erano una famiglia di fornaciai, molto conosciuta in città. In questa bottega conobbe tutti i segreti della creta e qui iniziò la sua attitività di plasticatore.
Egli lavorò intensamente e in maniera stressante, tuttavia non divenne mai ricco, anzi visse quasi sicuramente nell'indigenza.
Di animo mistico e assai religioso fu legato ai benedettini di cui fu oblato, fece voto di castità e mantenne fede alle promesse fino al termine della sua vita terrena, morì infatti il 28 Dicembre 1565, e venne sepolto nella chiesa di S. Pietro in Modena dove sono conservate le sue ossa.
Michelangelo ebbe a dire di lui: "Se questa creta diventasse marmo, guai alle statue antiche".

G. Lombardi



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